giovedì 5 luglio 2007

tu bì or not tu bì?

Mettiamo che uno, a un certo punto, nasce. A volte succede. Io per esempio una volta sono nato, anche se non mi ricordo bene come è andata.
Però mettiamo che uno invece non nasce. Questo succede molto più spesso. Per esempio, pensate a un tizio immaginario qualsiasi. Ma deve essere "immaginario", è importante. Ecco, quello è uno che non è nato. Quindi siccome si possono immaginare un'infinità di tizi, quelli non nati sono molti di più di quelli nati. Allora se voi almeno una volta siete nati già avete avuto un culo pazzesco. (ops, scusate...si può dire "culo" in televisione?). C'era una probabilità su infinite, cioè una probabilità tendente a zero .Questa lo dico solo per darmi un tono, in realtà è una delle tre cose di matematica che mi ricordo dal liceo; le altre due sono "il teorema di Lagrange" (intendo solo il nome, non il contenuto del teorema) e la tabellina del quattro.
Comunque, dicevamo, se almeno una volta siete nati già vi è andata bene.
Però qui sorgono dei problemi, per esempio: se voi non nascevate, eravate lo stesso "voi"? Voglio dire: se dico di qualcuno che "è nato", ci dev'essere già "qualcuno", di cui poi posso dire che è nato, no? Ma se c'è già prima che io possa dire che è nato, allora c'è independentemente dal fatto che è nato o non è nato, no? Così dovrebbe esistere anche uno che non è nato, visto che lo posso nominare prima di dire se è nato o no, giusto? No, in realtà non è giusto, perchè il problema è che spesso le parole ci fregano. Però per esempio è così che ci fanno credere che Dio esiste. Dio esiste? Non lo so. Magari no. Però anche se non esiste è sempre Dio, no? "Dio non esiste". Va beh, si vede che farà qualcos'altro, ma è pur sempre Dio. Dio non esiste, quindi esiste, altrimenti come fa a non esistere?
Altro problema: se invece di nascere il giorno in cui siete nati, nascevate il giorno dopo, eravate lo stesso "voi"? O eravate qualcun altro? Magari il vostro fratello o sorella? O un altro ancora?
Mah, a volte quando non ho proprio niente a cui pensare mi metto a farmi queste domande. Non che abbiano molto senso, d'altra parte. Ma uno dovrà pur inventarsi qualcosa mentre aspetta che gli vien sonno, no?
Solo che adesso vado a dormire con il dubbio che magari io in realtà sono mio fratello. O, peggio, che in realtà mio fratello è me. Se pensate che non ho fratelli, la cosa è piuttosto inquietante. Ma mi chiedo se, nel caso non fossi nato, ci sarebbe qualcuno adesso qui a scrivere su un blog che io potrei essere il suo fratello che non esiste, o che lui potrebbe essere me.
Ad ogni modo, sia come sia, tra esistere e non esistere direi che è ancora meglio esistere, perchè se uno non esistesse non potrebbe nemmeno bersi una birra, e se uno oltre a non esistere deve anche rinunciare a una birra cosa gli rimane? Dev'essere veramente una noia non esistere...
Buonanotte a tutti quelli che non esistono, e anche a quelli che esistono poco...

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