giovedì 6 settembre 2007

segnalibri

se si potesse chiedere un solo miracolo in una vita, qualcosa di assolutamente straordinario e impossibile che ci fosse concesso ottenere, io spenderei questa mia possibilità chiedendo il dono dell'ubiquità. Essere qui e essere via, nello stesso tempo. Stare insieme alle persone qui, ma essere anche da un'altra parte. Abbracciare forte qualcuno, ed essere a chilometri e chilometri di distanza.
Invece bisogna scegliersi un solo posto dove stare. C'è una sola strada che si può prendere. Se ci si ferma a pensare a quello che non è stato, a quello che non sarà, a quello che avrebbe potuto essere, si finisce con il vivere un'altra vita, una vita che non ci appartiene. Si finisce con l'illudersi di potere essere in due posti, di potere avere due vite, una vera e una immaginata. Ma non si può.
Ci sono delle cose che non potranno succedere. Ci sono delle cose che non ci saranno più. Ci sono cose che finiscono. Pagine che si voltano. Fontane che si spengono...
...stasera mi sento triste, e questo è un buon motivo per andarsene a dormire...

1 commento:

Anonimo ha detto...

i ricordi però rimangono
e le fontane si riaccendono...