Ho idea che non sia molto salutare passare giornate intere chiuso nella mia stanza, con davanti solo il panorama di un muro e una scrivania. Senza vedere nessuno, senza parlare con nessuno. A imbottirmi di tè e tisane. Con una sbirciata su internet durante le pause come unico contatto con il mondo esterno. E la mia gatta che invece di farmi compagnia pensa a schiacciare il suo pisolino di dodici ore. No. credo che da un punto di vista psicologico tutto questo non sia molto sano. Voglio dire, uno rischia di impazzire, di perdere il lume della ragione. Tra un po' cosa mi succederà? Inizierò a sentire i muri e i mobili parlare. A vedere presenze che non ci sono. Come Tom Hanks in Castaway, quando inizia a parlare con il pallone Wilson.
Non sono ancora arrivato a quel punto, ovviamente, anche perchè secondo me finchè uno è in grado di domandarsi se stia impazzendo vuol dire che non sta ancora realmente impazzendo. E poi, dopotutto, anch'io ho chi mi tiene compagnia. Ieri, per esempio, ho alzato lo sguardo dalla scrivania e mi sono girato di scatto, e ho scoperto l'armadio che mi stava osservando da dietro. Appena ha visto che mi sono accorto di lui è tornato a essere un normale armadio, ma non creda che io a certe cose non faccia caso. E poi, la mia lampada, non vi dico quanto mi irrita il modo in cui allunga il collo e si sporge per vedere quello che sto scrivendo. Cosa vuole da me? Cos'ha da guardare? Certe cose mi fanno davvero innervosire. Anche questo nervoso non è molto salutare, sapete? Non mi aiuta di certo a sopportare questa solitudine. Se va avanti così tra un po' inizierò a impazzire davvero.
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