martedì 9 dicembre 2008

blu

Vorrei dire qualcosa di non molto impegnativo. Così, tanto per finire in modo sereno la giornata. Una frase stupida, magari senza senso, per alleggerire un po' i pensieri e dormire più rilassato. Mi piace il gelato blu e il ghiacciolo blu, per esempio. Ecco, sì, abbastanza superficiale, così meravigliosamente superficiale. Il gelato blu e il ghiacciolo blu, buoni buoni. Anche se non credo che siano allo stesso gusto. Il ghiacciolo blu è all'anice, il gelato blu non si capisce bene. Non credo sia davvero fatto con i puffi, altrimenti a quest'ora non ce ne sarebbero già più in giro. Di puffi, intendo. Insomma, non so perchè il gelato blu sia blu,ma visto che non si capisce neppure di che gusto sia, un colore vale l'altro. Per dire, potevano anche farlo viola, che nessuno avrebbe avuto da obiettare. Sono invece un po' più perplesso sul ghiacciolo. Perchè il ghicciolo all'anice è blu? La cosa non è tanto normale, visto che l'anice è marrone. Certo, non mi aspetto che nei ghiaccioli sia davvero la frutta a dare il colore, anche perchè altrimenti non si spiegherebbe perchè alcuni ghiaccioli al limone siano bianchi e altri gialli. Però si potrebbe almeno dare il colore in modo sensato, e l'anice blu mi sembra davvero senza senso.
Il discorso si sta facendo troppo complicato e impegnativo, forse farei bene a darci un taglio prima che il mio proposito di rimanere sul superficiale vada a farsi benedire. D'altra parte i ghiaccioli sono un ambito di riflessione troppo impegnativo, avrei dovuto saperlo fin da subito. Avrei fatto meglio a concentrarmi sui mottarelli o sui cornetti, anche se a dire la verità i cornetti hanno subito una certa evoluzione che ha reso il panorama piuttosto eterogeneo, dall'amarena al cappuccino. Comunque sono arrivato alla conclusione che le barzellette sul biscotto del gelato al biscotto (che, per la cronaca, esiste da molto prima del commerciale "cucciolone")siano volutamente poco divertenti, così che uno è più invogliato a mangiarsi il gelato.
Ho inventato anch'io una barzelletta da mettere sul gelato al biscotto, appena trovo un biscotto ce la scrivo sopra e la invio a quelli del gelato al biscotto. La barzelletta fa così: ci sono un italiano, un inglese e un tedesco che si stufano di recitare come attori nelle barzellette dell'asilo e vanno in vacanza ai caraibi. L'inglese fa all'italiano: perchè non dici la tua solita battuta scema? E l'italiano: perchè sono in vancanza. E il tedesco allora dice: ma vuoi dire che quando sei fuori dalle barzellette sei una persona seria? E l'italiano risponde: no, ma non è detto che io debba per forza fare ridere. E allora l'inglese ricomincia: quanto pensate che debba andare avanti questa barzelletta? E l'italiano: non lo so, ho idea che quello che la sta scrivendo non riesca a pensare a una conclusione che faccia ridere. E il tedesco chiede: ma chi è che la sta scrivendo? E l'inglese: dev'essere quello là che parlava dei ghiaccioli, mi fa un po' pena. E l'italiano: ma perchè non se ne va a dormire e non ci lascia in pace?
Va bene, va bene, me ne vado a dormire, lo capisco da solo quando non sono gradito nelle barzellette

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