Amare è semplice, fin troppo semplice. Tutti ne siamo capaci, non ho mai conosciuto nessuno che non abbia amato, non ho mai conosciuto nessuno che sia riuscito a imporsi di non amare. Amare non è solo qualcosa cui siamo spinti, è anche qualcosa che non riusciamo a non volere. Ed è la cosa che ci riesce meglio, perchè amare significa cercare di riempire la parte vuota di noi, e quindi riempirsi. Tendere a completarsi. Per poi sentirsi forti. Dare del bene non per il bene in sè, ma perchè il bene che io do è il filo che tiene l'altra persona legata a me. Il bene è uno strumento, un mezzo, non un fine. Voglio che sia io a dare del bene all'altra persona, perchè solo il mio bene può tenerla qui. Il bene in sè non è abbastanza, il bene che ricevi deve essere il mio. E' per questo che due felicità si fondono e diventano una felicità sola. Sono felice per la tua felicità perchè sono io a dartela. La tua felicità mi rende felice perchè la tua felicità dipende da me, la tua felicità è ciò che ti tiene qui con me. La felicità che tu prendi dagli altri non serve a riempire il mio spazio vuoto.
Ecco, potrei sbagliarmi, ma credo che sia questa roba qui l'amore.
Ora, la grande domanda è: ci si può riempire semplicemente dando del bene, senza che questo bene sia anche un mezzo per ricevere qualcos'altro? Il bene può davvero essere solo il fine, e non il mezzo? Può bastare il bene dato? Se qualcuno sa la risposta...anzi, no, se qualcuno è sicuro della risposta, ma sicuro davvero, non importa come e perchè, per favore, me lo dica.
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