Si sono dette molte parole inutili ieri e oggi, dopo che il tribunale di Milano ha autorizzato a sospendere il nutrimento e lasciar morire una ragazza che da 16 anni era praticamente un vegetale. Ovviamente le parole inutili sono tutte arrivate dal Vaticano e dai vari bioeticisti cattolici, e ovviamente non c'è stato articolo di giornale o servizio televisivo che non abbia affiancato la notizia dell'autorizzazione del tribunale al commento del vescovo o del cattolico di turno. Pazienza. Prima o poi il Medioevo finirà anche per noi italiani, anche se non possiamo illuderci che noi vivremo abbastanza a lungo per vedere questo momento.
Siccome ogni volta che si tratta uno di questi temi delicati (non solo le questioni di fine vita) arriva un vescovo a dire la sua, mi viene da pensare che a loro deve averglielo detto Dio in persona che l'eutanasia è sbagliata, che la sospensione del nutrimento è sbagliata, che l'aborto è sbagliato, che i matrimoni omosessuali sono sbagliati, che le coppie di fatto sono sbagliate, e via dicendo. Non mi risulta infatti che sulla Bibbia si parli di queste cose (a meno di non dare interpretazioni piuttosto fantasiose).
A me Dio non ha mai detto niente al riguardo, nè probabilmente ha detto niente a tutti quelli che compiono un certo tipo di scelte non tanto convenzionali.
Allora i casi sono due. O Dio parla solo a certe persone e non ad altre, e allora quelli che pensano e scelgono con la propria testa non fanno niente di sbagliato, perchè semplicemente non sono stati "illuminati". Oppure questi signori che dicono di saperla lunga parlano in realtà a vanvera. Comunque sia, la cosa non fa molta differenza sul piano pratico. Rimango innocente qualunque sia la mia scelta.
Se questi saccenti sono davvero così sicuri delle loro verità da non poter fare a meno di tacere davanti a una situazione così disperata, personale e difficilmente immaginabile come quella di un padre che arriva a implorare di lasciare morire la propria figlia, allora mi auguro che presto capiti anche a loro di trovarsi nelle stesse condizioni, e di soffrire, di disperarsi, in modo da poter dimostrare tutta la loro bravura nel rispettare quello che predicano. Ben venga, sarebbero fatti loro.
Che però si permettano, con la solita arroganza che li contraddistingue, di intromettersi in questo modo in situazioni tanto delicate, senza porsi il problema di quanto le loro parole possano ferire i diretti interessati e aggravare la loro disperazione, è qualcosa che davvero non mi va giù. Non lo sopporto. Non sopporto che qualcuno pretenda di saperla più lunga di un papà riguardo al bene di sua figlia.
Tra tutte le parole vuote e pompose sprecate in questi giorni, credo che la cosa più intelligente sia stata detta proprio dal padre di Eluana, oggi: "Quello che dice il Vaticano vale per il Vaticano, quello che diceva mia figlia vale per mia figlia". Sono le parole più intelligenti perchè sono quelle più semplici, modeste e soprattutto dette dall'interno della situazione difficile che si sta vivendo.
Tutto il resto sono parole buone per riempire i salotti.
postilla: i vescovi dicono che la scelta è inaccettabile perchè in realtà si tratta di "vera e propria eutanasia". E allora? L'eutanasia è persino legale in alcuni stati, in Europa e in America. Di nuovo si getta fumo negli occhi alla gente. Si fa credere che basti usare la parola eutanasia per dimostrare che una certa scelta è sbagliata. Io sono favorevole all'eutanasia. Ci mancherebbe altro. Non solo al suicidio assistito o al lasciar morire. Sono favorevole all'eutanasia attiva, quella in cui un medico va da un malato sofferente che non sopporta più la propria condizione e gli inietta una sostanza che lo uccide. Se il medico non se la sente si trovi qualcun altro disposto a farlo, ma non vedo perchè un malato non possa avere il diritto di scegliere di non soffrire più.
Comunque nel caso di Eluana Englaro è tecnicamente sbagliato, e quindi disonesto, parlare di eutanasia. Si tratta semplicemente di lasciar morire una persona che, se non fosse per l'intervento di mezzi artificiali, sarebbe naturalmente morta già da tanto tempo. Al limite si può dire che si tratta di "eutanasia passiva", perchè comunque ci vuole qualcuno che stacchi i tubi. Beh, io non me la sento di considerarlo un assassino.
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