mercoledì 9 settembre 2009
pagine e vento
Un libro aperto dove c'è vento, e un lettore distratto che ogni tanto legge e ogni tanto si guarda attorno. E mentre si guarda attorno il vento gira le pagine, le fa scorrere all'indietro. E allora il lettore torna a leggere, ma su una pagina diversa da quella cui era arrivato, e per un po' va avanti senza accorgersi di aver fatto un balzo all'indietro. E così viene trasportato verso cose già lette, già conosciute, già vissute. Un po' per colpa del vento e un po' della sua distrazione che non gli fa capire subito di essere sulla pagina sbagliata, una pagina che aveva già voltato e su cui non c'è motivo di tornare. Ma poi continuando a leggere il lettore magari un motivo lo trova. Si accorge dell'errore, ma non importa, continua a leggere la pagina che il vento ha scelto per lui. Forse perchè scopre che quella pagina gli piace più dell'ultima a cui si era fermato, prima che il vento si alzasse a scompigliare tutto. E poi quando è di nuovo ora di voltare quella pagina vecchia, il lettore distratto, chissà perchè, alza di nuovo la testa e lascia perdere il libro. E allora il vento torna, fa scorrere altre pagine, e dopo un po' il lettore torna sul suo libro ma di nuovo le pagine sono andate indietro, in un punto imprecisato ma che pian piano diventa chiaro, un punto che forse, ma sì, vale la pena rileggere. E via così, forse all'infinito, senza mai sapere se il vento e la tua distrazione ti permetteranno di voltare una pagina una volta per tutte, e non tornarci sopra più.
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