In questi otto anni siamo diventati così assuefatti all'immagine delle torri in fiamme che oggi abbiamo sostituito quell'immagine alle sensazioni e ai pensieri che hanno accompagnato quel momento. Le torri che bruciano e poi crollano sono diventate così normali, così tipiche dell'immaginario di questi anni, che hanno finito con il perdere la loro comunicatività e significatività. Io per esempio non riesco più a rendermi conto della gravità e dell'entità di quanto accaduto, se guardo quelle immagini. Hanno perso il loro risvolto di cronaca per diventare "simbolo" di un'epoca o di certi valori, ma così hanno perso tutta la loro immediatezza.
La cosa migliore che si potrebbe provare a fare in questo anniversario è ripulire quelle immagini da tutte le parole e gli usi che ne sono stati fatti, recuperare il loro significato originario, guardare le torri cadere senza musiche, senza commenti, senza replay. Non è forse sufficiente quello che raccontano da sole?
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