giovedì 27 marzo 2008
pazienza
Inizia un'altra giornata, e questa è la prima buona notizia di oggi. Perdipiù è una giornata di primavera, anche se il cielo è un po' così e il freddo è un po' così e anche io sono un po' così. Il mio angioletto custode si è ammalato oggi, forse per colpa di questa primavera un po' così. Vorrei avere un braccio abbastanza lungo per arrivare ad aprire un buchino in mezzo alle nuvole e lasciare passare un solo raggio di sole che vada dritto dritto al mio angioletto custode e lo faccia guarire. Ma è difficile arrivare fino alle nuvole, non avete idea quanto, anche se io una volta ci sono stato sopra. Allora non rimane che aspettare che ci pensi la primavera da sola. Ma la primavera è timida, delicata, fa sempre tutto in punta di piedi, e fa sempre più fatica a mandar via questo inverno così invadente e robusto e arrogante. Bisogna aspettare con un po' di pazienza che i fiori del mattino non si pieghino al freddo della notte, che la luce della sera allunghi le proprie braccia fino a rubare al buio il tempo della cena , che gli angioletti possano volare in mezzo alla primavera con tutta la leggerezza che hanno dentro senza che l'inverno invada i loro sorrisi e la loro dolcezza. Il mio angioletto è fatto per la primavera, come i fiori sugli alberi che iniziano a colorare di rosa il mondo là fuori e i pensieri per quello che verrà.
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