giovedì 31 dicembre 2009

banalmente

Mi auguro un sereno e felice 2010, di quelli che non si vedono da anni. Me lo auguro con tutto il cuore. Lo auguro anche a qualcun altro, magari senza dirglielo. Anzi, sicuramente senza dirglielo. Almeno, non subito. Ma forse neanche dopo. Però lo si può augurare in silenzio, non cambia niente. Anche se forse a questo qualcun altro potrebbe far piacere sapere che glielo auguro. Allora forse conviene che prima o poi glielo dica. Anche se non lo farò.

Vorrei solo cose belle, e che ci fosse un modo meno banale per dirlo. Ma spesso il motivo per cui qualcosa è banale è che si tratta semplicemente di qualcosa di vero, evidente, incotrovertibile. Come il fatto che vorrei solo cose belle.

Belle, che vuol dire poi? Che facciano stare bene. Ma anche soltanto che non facciano troppo male.

Le vorrei per me e per tutti gli altri. Così, banalmente, io le vorrei. E questa è la banalità migliore con cui voglio finire il 2009. Banalmente, l'ultima parola che lascio in deposito nel mio 2009 è un banalissimo "vorrei"

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