Siamo in dirittura d'arrivo. Dove? Non è molto chiaro, so solo che si arriva. O ci si ferma, che è lo stesso, ma un po' più brutto. Quindi non è lo stesso.
Sto per fermarmi, insomma. Ancora pochi metri, o pochi giorni, fa lo stesso.
E' stato un viaggio abbastanza lungo, ma anche molto breve. Fate voi, per me fa lo stesso. Tanto sta per finire, la durata non conta più niente. Comunque all'inizio mi sembrava più lungo.
Dopo che mi fermo magari riparto. Anzi, per forza riparto, che se anche uno non vuole ripartire, alla fine non ha alternative. I problemi del ripartire sono:
quando?
dove?
per dove?
quanto?
come?
con chi?
La domanda che più mi preoccupa è dove?, la seconda è come?. Il quando? viene di conseguenza al dove?. O forse viceversa. Fa lo stesso.
Tra qualche giorno mi metto a cercare delle risposte, ma magari prima cambio le domande. Cioè, cambio prospettive, aspettative, speranze, calzini e forse molto altro. Dipende da quali risposte trovo. Così viene più facile, uno sa sempre di avere le risposte pronte, se impara a chiedersi le cose giuste. E se uno impara a non chiedersi niente, allora difficilmente sbaglierà strada. E se anche la sbaglia, quella sarà comunque la strada giusta per qualche altra destinazione. Ecco, la destinazione, questo è il problema, altro che essere o non essere.
Fa lo stesso. La destinazione, fa lo stesso. Così nessuna strada sarà mai sbagliata, purché porti da qualche parte. Nessuna strada sarà mai sbagliata, purchè sia una strada.
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