Comunque, romanticherie a parte, da un punto di vista strettamente cultural-gastronomico i principali prodotti tipici fiorentini sono Dante Alighieri e la fiorentina, intesa sia come bistecca che come squadra di calcio, ma più come bistecca. Dante Alighieri, guarda le coincidenze, abitava nella "casa di Dante", e se non fosse stato per lui noi italiani potremmo anche chiuder bottega. Anche se c'è da dire che viene più facile scrivere una cosa "Divina", quando si nasce a Firenze.
La luna a Firenze segue una strada tutta sua, si mette prima sopra Palazzo Vecchio, poi passa sopra gli uffizi e va a depositarsi sull'arno sopra Ponte Vecchio, dove le lune diventano due, una sopra il ponte e una sul pelo dell'acqua, sotto il ponte capovolto e i palazzi capovolti dentro l'arno. Così a Firenze uno di sera non capisce più quale sia il sopra e il sotto, il dentro e il fuori, e si perde dentro alle cose. E quando uno si perde a Firenze, l'unica cosa che può sperare è di non ritrovarsi mai più.
E però alla fine, come in tutte le cose, arriva sempre il momento in cui uno torna a Milano e tutto si rompe, ogni cosa si rimette al proprio posto,precisa, allineata, uguale, brutta.

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