giovedì 8 ottobre 2009

fotovoltaico

All'imbrunire, mi imbrunisco pure io. E di notte, con il buio, mi rabbuio e faccio pensieri scuri come il cielo dell'una di notte. Solo di giorno, con il sole, non mi illumino, nè d'immenso, nè di nient'altro. Dovrei montarmi un pannello fotovoltaico sopra la testa, anzi dentro. Per immagazzinare la luce che fugge. Anche se poi non saprei bene che farmene, della luce. Comunque il buio lo preferisco, perchè c'è meno luce. Tra il buio e la luce, la luce la metto al secondo posto, che comunque è sempre un piazzamento. La luce è seconda perchè c'è meno buio. Mi oscuro di immenso. Che non è come l'infinito, ma poco ci manca. L'infinito è senz'altro immenso, ma non tutta l'immensità è infinita. Quella dentro il buio però lo è. Infinita, intendo. Mi oscuro di infinito. Che ha tanto poco senso quanto "mi illumino di immenso", ma ha il vantaggio di avere meno luce.
Oscuro fa rima con sonno, che fa rima con dormire, che fa rima con andare a letto. Una rima baciata, come il bacio della buona notte che mi do.

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