lunedì 13 aprile 2009

tra l'altro

Tra l'altro, non mi è molto chiara questa abitudine di far festa il giorno dopo la festa. Si fa festa a pasqua e poi anche a pasquetta, a natale e poi anche a santo stefano. Che, tra l'altro, per coerenza dovrebbe chiamarsi natalino. Probabilmente il motivo è che si tratta di feste cattoliche, cioè vaticane, cioè romane, cioè fondamentalmente italiane, e si sa che in Italia ogni giorno vien buono per non lavorare.
Tra l'altro, il giorno della pasquetta succede che gli abitanti di città vadano a fare il pic-nic fuori porta e gli abitanti di fuori porta vadano a visitare le città. Così si è sicuri che uno, anche volendo, non possa fare i viaggi intelligenti. Da qualunqe parte vai, la pasquetta ti garantisce la coda. La cosa più intelligente che uno possa fare è non fare il viaggio, forse. Chi abita fuori porta si fa il pic-nic fuori porta, e possibilmente fuori dalla propria porta, non quella di un altro. Chi abita in città si visita la città, possibilmente la sua, non un'altra. Così anch'io, che tra l'altro abito fuori porta, finalmente posso prendere la macchina e andarmi a visitare le città nel giorno di pasquetta, senza il pericolo di farmi la coda.
Tra l'altro, il ragionamento mi sembra non faccia una piega

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