Non riesco mai a mettermi nei miei panni, figurarsi in quelli di qualcun altro. Non vedo perchè dovrei preoccuparmi di come gli altri vedono il mondo, se non ho ancora ben capito io come devo vederlo. Forse però mettermi nei panni di qualcun altro mi potrebbe dare qualche spunto interessante. Per esempio, come vede il mondo un daltonico? Con i colori sbagliati, suppongo. Sì, ma sbagliati rispetto a cosa? Rispetto a come li vedo io, suppongo. E rispetto a come li vedono la maggior parte delle persone, suppongo. Che, suppongo, chiamano "verdi" le cose che io vedo verdi e "gialle" le cose che io vedo gialle. Perchè, suppongo, loro vedono il giallo proprio come lo vedo io e il verde proprio come lo vedo io. Sul limone, per esempio, loro vedono lo stesso colore che vedo io. Suppongo.
Solo che a furia di fare supposizioni uno potrebbe supporre di stare supponendo un po' troppe cose, suppongo. Che ne so io di cosa vedono gli altri quando io vedo il giallo? Usano la stessa parola, "giallo", è vero, ma non è detto che vedano il giallo. Magari vedono sempre il verde e lo chiamano giallo, e siccome lo fanno sempre e anch'io dico sempre giallo quando vedo giallo, potremmo non scoprire mai di stare usando la stessa parola per parlare di colori diversi. Il mio giallo è il tuo verde, ma siccome lo è sempre, noi non lo sapremo mai.
Quando c'era il bianco e nero era tutto più semplice, suppongo.
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