Il passo da qui all'estate è davvero breve, più di quanto sembri. Come lo è stato dall'inverno alla primavera e come lo sarà dall'estate all'inverno. Come lo è ogni passo dal vecchio al nuovo. La cosa mi spaventa, il nuovo è per me soltanto incertezza. Vorrei riavvolgere il nastro e far risuonare sempre ancora la stessa canzone, sempre ancora gli ultimi anni. Vorrei non ritrovarmi così spesso ad avere questi pensieri da vecchio, in un periodo in cui dovrei impegnarmi invece a costruire qualcosa per il futuro. Ma che roba è il futuro? Non so neppure che colore, che voce abbia. Non so da che parte guardare per vederlo. Davanti è troppo buio, si distinguono a malapena i contorni. E non si riesce neppure a immaginare cosa ci sia dentro al contorno, o se sia qualcosa in cui valga la pena buttarcisi.
L'inverno è passato, l'estate arriva, ma da che parte si va per questa strada?
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