Queste giornate assomigliano tanto a un momento di preparazione per qualcosa. Anzi no, lo sono per davvero. C'è qualcosa in funzione di cui faccio ogni cosa, a cui dedico ogni pensiero della giornata. Ma cosa succede se poi questo qualcosa non arriva? Cosa resta di questo periodo? Mi chiedo che senso avranno fra un anno questi mesi, che senso avrà quest'estate, e se un senso ce l'avrà, in retrospettiva.
Vedremo.
"Vedremo", sì. E' una delle parole che uso più spesso negli ultimi mesi. Ma non è curiosità, è solo angoscia. E' ansia. Vedremo. Forse è una minaccia. Vedremo. Ma bisognerà vedere in retrospettiva, e non so cosa avrò visto, tra un anno. Dev'essere proprio angoscia, sì.
Giorni caldi, poi giorni ventosi, tra poco pioggia fresca e a lungo attesa. E un'estate che ho visto passare quasi solo attraverso la mia finestra. Ma forse riesco ad afferrarne ancora un pezzo, a tenerlo stretto e giocarci e godermelo ora, almeno per essere sicuri che tra un anno, in retrospettiva, qualunque cosa succederà, un senso in quest'estate ci sarà stato. Qualcosa che non vedrò, ma che almeno posso dire di vedere ora.
Ora provo a guardare.
Nessun commento:
Posta un commento