venerdì 16 aprile 2010

ripari

Pioggia. Dolce. Morbida. Profumata pioggia.
Là fuori. Lontana, eppure sopra di me. E intorno. Ma comunque lontana.
Rumore che non disturba, un bussare che non chiede "permesso", ma che serve solo a rassicurare sulla distanza che resta fra qui dentro e là fuori. Lontano, eppure sopra di me, dove piove.
Più forte, per favore, più forte. Questa pioggia non mi basta. Voglio sentire più forte questo essere riparato dalla pioggia. Voglio che tutto si bagni, che tutti si inzuppino d'acqua, per essere rassicurato del fatto che il tutto non mi appartiene, che io non sono tutti. Voglio essere sicuro che piova anche mentre dormo, perchè il sonno al riparo dalla pioggia mi porti ancora più lontano da questo mondo bagnato.
Ora dormo, ma deve piovere all'infinito, altrimenti sarà solo un sonno normale, senza altro senso se non recuperare dalla stanchezza. Voglio un sonno che sia soprattutto uno stare al riparo dalla pioggia. Un sonno per il quale non serve dormire.

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