martedì 29 aprile 2008

pio

A proposito di parolacce, ogni tanto mi viene da chiedermi se esista ancora la "volgarità", e cosa al giorno d'oggi possa essere considerato volgare. Per esempio, ho sentito che al Grande Fratello hanno mandato via un concorrente perchè ha bestemmiato. Non è la prima volta che succede nei cosiddetti "reality show". Ogni volta la presentatrice di turno mostra di essere scandalizzata perchè qualcuno nella casa o sull'isola o nella fattoria ia-ia-o parla di cani e di suini con un po' troppa riverenza.
A me va bene che ci sia questo rigore, però bisognerebbe mettersi d'accordo. Una bestemmia è volgare perchè può urtare la sensibilità di un credente che tra un pellegrinaggio dal cadavere di padre Pio e l'altro si rincoglionisce con un bel reality . Allora diciamo che non si dovrebbe bestemmiare in televisione. Però, a parte il fatto che se chiami una cosa "reality" ti dovresti mettere nell'ordine di idee che nella "realtà" la gente bestemmia eccome, credo che bisognerebbe usare lo stesso rigore per tutte le cose che offendono la sensibilità delle persone. Per esempio io mi sento offeso dagli ideali che questi programmucci vendono ogni giorno a milioni di persone. Non sopporto l'arrivismo esasperato dei programmi di ballerini e cantanti viziati che fanno dell'immagine la loro vita. Non sopporto l'aggressività delle finte litigate messe in piedi nei reality e nelle decine di programmi costruiti attorno ai reality. Non sopporto l'arroganza e la furbizia nei rapporti fra le persone che viene venduta come modello di vita. Il problema è che poi tutte queste cose vengono assorbite perchè, per quanto uno le possa condannare, sono atteggiamenti che in qualche modo attraggono le persone.E infatti l'arrivismo esasperato, la voglia di apparire, l'arroganza, la furbizia le si ritrovano in quel reality un po' più reality che è la vita di tutti i giorni.
Ecco perchè non è abbastanza dire "spegni la televisione". La televisione e i suoi atteggiamenti ti perseguitano anche quando vivi in mezzo alla gente che la televisione la guarda e la assorbe. Io mi sento un po' offeso dai valori che vengono venduti da questi programmi, forse più di quanto un devoto si senta offeso nel sentire una bestemmia, perchè la gente che bestemmia non è pericolosa, ma la gente arrogante e superficiale sì.
E allora mi fa un po' ridere che al Grande Fratello, proprio al Grande Fratello, si finga di scandalizzarsi quando a uno scappa una bestemmia. Magari fossero solo le bestemmie il problema . Quelle non sono dannose, e se fossimo meno invasati ci potremmo anche passare sopra senza troppi sconvolgimenti. Ma preferiamo il moralismo rassicurante delle frasi fatte e degli scandali istituzionalizzati, perchè si fa meno fatica e non c'è troppo da pensare. Mandiamo via la gente che bestemmia, così ci possiamo godere in santa pace il Grande Fratello. Basta volgarità, viva le litigate e l'arroganza. Basta morale, abbiamo il nostro tranquillo moralismo.
Che Dio ce la mandi buona...

lunedì 28 aprile 2008

sempre più convinto del mio voto

"Tra buonismo e finta solidarieta'" di Antonio Di Pietro | 28 Aprile 2008
Tieniti aggiornato: www.antoniodipietro.it

postilla

..e non mi piace quando apro la pagina web di un quotidiano e trovo fra le prime notizie che "la fiction delle tette arriverà in italia".
Io a questo punto non capisco più quali parole si possano dire e quali no. Se esistano ancora le famose "parolacce" oppure no.
Non mi piacciono le notizie in italia.

io odio....


Non mi piace quando arrivano le nuvole dopo tre giorni di sole. E non mi piace quando è fine aprile e non ho ancora visto la vera primavera. Non mi piace quando alle nove meno venti sono ancora in pigiama e di fianco a me c'è il letto non ancora rifatto. Non mi piace quando appena alzato ho addosso questo sonno e tutto quello che vorrei fare è rituffarmi nel letto. Non mi piace quando ho il pigiama spaiato, coi pantaloni del piagiama grigio e la maglia del pigiama blu. Non mi piace avere la scrivania piena di fogli da sistemare. Non mi piace quando bagni i fiori e i fiori non crescono. Non mi piace quando riempi la scodellina della gatta di acqua e la gatta va a bere l'acqua dell'innaffiatoio.
Non mi piace questo lunedì mattina.

mercoledì 23 aprile 2008

investimenti

E' incredibile come al giorno d'oggi cerchino di rifilarti di tutto. Adesso si sono messi a vendere persino i pali della luce. Giuro. Stasera stavo tornando a casa in macchina, quando ho visto un palo della luce con attaccato un cartello "vendesi". Mi chiedo uno cosa se ne faccia di un palo della luce. Innanzitutto un palo della luce non può fare luce, se non ci si attacca sopra una luce. Anzi, dubito che si possa ancora chiamarlo "palo della luce" senza una luce sopra. In fondo non si chiama "palo della luce" nemmeno una luce senza un palo di sotto, quindi il discorso dovrebbe essere lo stesso.
Poi un palo della luce in una casa non ci sta, a meno che non lo si metta in orizzontale e si tengano due finestre aperte. Ma un palo della luce sdraiato può essere pericoloso, perchè uno ci inciampa o ci va a sbattere contro. L'unica è tenerlo in giardino, se si ha un giardino. Ma per tanto così meglio tenerlo direttamente sulla strada, che almeno se ne sta ordinato in fila con gli altri e non sembra fuori posto come un palo della luce in giardino.
Insomma, se vedete un palo della luce con il cartello "vendesi" non cascateci, non è un grande affare e anzi spesso è solo un escamotage per rifilarvi anche una casa. provate a chiamare il numero di telefono scritto sotto e vedrete se non vi risponderà uno che vuole vendervi una casa.
Notte...

importante credo per tutti

"25 aprile: per una nuova Liberazione" di Antonio Di Pietro | 21 Aprile 2008
Tieniti aggiornato: www.antoniodipietro.it

+ -

Tutto sommato va bene, però vorrei che le cose andassero bene da sole, senza doverle sommare. Tutto sommato vuol dire che sommi le cose buone e anche quelle meno buone, e poi fai finta che quelle meno buone siano rese meno pesanti da quelle più buone.
Io vorrei che questa cosa andasse bene. Punto. Poi che anche questa cosa andasse bene. Punto. Poi anche quell'altra cosa andasse bene. Punto. E che quando hai finito di passare in rassegna tutte le cose non ci sia bisogno di fare nessuna somma per essere contento.
E poi se proprio si volesse provare ad alleggerire il peso delle cose che non vanno bene si dovrebbe sottrarre, non sommare. Sottrarre tutte le cose non buone, così che rimangano solo le altre.
Tutto sottratto va bene. Ha senso? Mi pare di sì. Tutto sottratto...sì sì, mi suona bene.
Ma in pratica si può fare? Per esempio,mi sento stanco, piove, ho freddo, non guadagno abbastanza, la mia gatta non mi vuole bene. Ma tutto sottratto va bene. Certo, ci vorrebbe un posto dove mettere le cose sottratte. Qualche scompartimento della vita che si può tenere ben chiuso e non prendere in considerazione. Il magazzino delle cose sottratte alla vita e lasciate ad ammuffire in attesa di dimenticarsene.Ma questo non sarebbe un sottrarre, sarebbe un prendersi in giro. E per prendere in giro bisogna essere in due, non si può fare tutto da soli. Anche se io ci provo sempre a fare tutto da solo. Vorrei che noi esseri umani fossimo abbastanza stupidi da riuscire a prenderci in giro da soli e a dimenticarci davvero delle cose di cui vorremmo dimenticarci. Ma purtroppo siamo stupidi solo fino a un certo punto e riusciamo solo a ridere e sorridere degli altri, mai di noi stessi.
No, tutto sommato direi che non si può sottrarre niente.

lunedì 21 aprile 2008

rinnovamento

Ho deciso di fondare una nuova religione. E' un po' che ci penso, e credo che ormai i tempi siano maturi. Per fondare una religione ci vogliono 6 ingredienti fondamentali:
uno dio o due
un profeta
un testo sacro
qualche miracolo di incoraggiamento per i fedeli
dei discepoli
un po' di rituali
tempo di preparazione: 5 minuti.
difficoltà: media
conservare in frigorifero e consumare in 2-3 millenni.

Mescolare qualche comandamento con due o tre parabole. Aggiungere samaritani a piacere. Lasciare sedimentare in luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di ragione. Nel frattempo in un altro recipiente si preparerà il ripieno a base di divinità e miracoli.
Il primo ingrediente non è proprio indispensabile a dire il vero, ma una religione con un dio è più semplice da gestire perchè quando hai un dio hai qualcuno cui scaricare la colpa e le responsabilità.
Poi, il vantaggio di fondare una religione è che tu puoi essere il primo profeta, e anche quello più importante. Sempre che la religione attecchisca, ovvio.
Il testo sacro lo si può anche preparare in un secondo momento, ma è meglio iniziare a progettarlo fin da subito così appena il mercato editoriale è propizio lo si manda in stampa e si entra diretti in hit parade.
Miracoli di incoraggiamento...questo è il punto che più mi preoccupa. La gente ormai non abbocca più, si conoscono praticamente tutti i trucchi. E' sempre più difficile metter su un buon miracolo al giorno d'oggi senza una buona copertura mediatica. Considerando che la moltiplicazione del pesce e la trasformazione dell'acqua in vino sono già coperti da diritti d'autore, io avevo pensato a qualcosa di meno appariscente, per esempio la divisione delle bistecche o la trasformazione della spremuta d'uva in brunello di montalcino. Resuscitare i morti è sempre un colpo a effetto, ma anche questo è già inflazionato ormai, quindi dovrei dedicarmi all'uccisione dei vivi, il che potrebbe darmi una certa fama come profeta ma dovrei accontentarmi di predicare fra i carcerati.
Per i discepoli non c'è problema. Utilizzerò questo blog per reclutarne un po'. Tanto per cominciare, voi che state leggendo siete già degli affiliati novizi, anche se dovrete superare alcune prove di fedeltà per diventare adepti. Se, come mi pare di capire, ardentemente desiderate in coscienza che io sia il vostro profeta, siete chiamati a dimostrare la vostra fede in me prima di venire illuminati dal mio verbo e dal mio complemento oggetto. Invierò a ciascuno le coordinate del mio conto corrente, sarete considerati a tutti gli effetti degli adepti se il versamento supererà le 300 euro. Per 500 euro avrete diritto a un posto al mio fianco (alla sinistra o alla destra, noi non facciamo distinzioni) nel paradiso dei gatti dormienti, dove andranno tutti coloro che avranno vissuto secondo le regole del mio nuovo credo.
I rituali sono in fase di preparazione. Pubblicherò presto su questo magazine ufficiale un elenco di comandamenti che dovranno regolare tutte le fasi della vostra giornata, compresa la sacra purificazione doppio malto dell'alba e la lavanda del gomito destro vespertina.
Il giorno sacro sarà il mercoledì nelle settimane pari e il giovedì nelle settimane dispari per i mesi pari, mentre sarà il lunedì nelle settimane dispari e il sabato nelle settimane pari per i mesi dispari, nella prima metà dell'anno; nella seconda metà dell'anno invece sarà il venerdi' nelle settimane dispari e la domenica nelle settimane pari per i mesi dispari; mentre sarà il sabato per le settimane pari e la notte fra martedì e mercoledì per le settimane dispari nei mesi pari. Questo ovviamente per gli anni dispari. Negli anni pari non ci sarà giorno sacro, tranne che nelle settimane dispari dalle 8 alle 13 e dalle 15 a fine servizio e nelle settimane pari dei mesi dispari. Tutto questo per rispettare il valore simbolico dei numeri sacri che hanno segnato le tappe findamentali nella storia del vostro profeta, cioè il 23, il 45 e il 72 sulla ruota di Bari.
Se mancherete di rispettare uno di questi giorni, io vi punirò. Non dio, vi punirò proprio io con mezzi meno spirituali e più di sostanza.
Il vostro profeta ora è stanco, e desidera riposare. La prima fatica è stata compiuta, posata la prima pietra, gettati i semi della nuova parola. Andate e moltiplicatevi, ma solo per multipli di 4.

venerdì 18 aprile 2008

casa


La pioggia vista attraverso un vetro rigato dalle goccioline. L'erba bagnata, le case bagnate, le piante bagnate. Piove su tutto quello che i miei occhi vedono, anche sul vetro appannato dal mio respiro. E gli occhi rimangono asciutti. L'acqua è là fuori, sul mondo. Io sono qui, lontano dal mondo. Mi sento al sicuro.
Mettere un tetto tra sè e la pioggia è come restare chiusi in un abbraccio mentre tutte le cose ti piovono addosso. E' fare un passo fuori dal mondo senza perderlo di vista. E' potere restare leggeri e asciutti anche quando tutto quello che si vede attorno è una pioggia grigia che si infiltra in ogni angolo e appesantisce gli alberi, le foglie, la vita.

mercoledì 16 aprile 2008

disordine mentale

In secondo luogo, ritengo necessario un cambiamento. Una svolta. Un cambio di direzione. Un rinnovamento. Una rottura col passato. Un'iniezione di fiducia.
Quarto e ultimo punto, lo smog. La qualità dell'aria. Le emissioni. DI gas, sì, le emissioni di gas. Gas nobili e ignobili.
Prima di tutto vorrei ringraziare coloro che sono intervenuti. Assenti e presenti. Futuri e passati. Trapassati. Remoti e prossimi. Anteriori e posteriori. Davanti e di dietro. Suggiù.
Consentitemi di aprire una parentesi prima di conlcudere. E consentitemi di chiuderla. Così, ecco (). Grazie.

lunedì 14 aprile 2008

itaglia

Stavolta pare non ci siano dubbi. E neanche brogli. Non serve ricontare. Tutto in regola, i numeri parlano chiaro.
Dunque l'Italia ha perso le elezioni. Nessuna sorpresa, anche se io un po' ci avevo sperato. Non so se valga la pena scappare direttamente all'estero o se se sia meglio restare qui a godermi le barzellette e i "Romolo e Remolo" del Silvio. Il punto è che all'estero il Silvio non ha una grande reputazione, quindi per un po' è meglio se noi italiani non ci facciamo vedere in giro per l'Europa. Non avrebbe una grande reputazione nemmeno qui, a dire il vero, se qualcuno oltre a Beppe Grillo e Travaglio si decidesse a raccontare certe cose in televisione. O, il che è lo stesso, se ci fosse anche una sola televisione che non deve render conto in un modo o nell'altro al Silvio.
Comunque il Silvio ce l'ha fatta anche stavolta, tutto il resto conta poco. Il Silvio è uno che ce la fa sempre. Pochi con il suo curriculum sarebbero riusciti a rimanere fuori di galera per tutto questo tempo, figurarsi a convincere per due volte gli italiani.
E allora adesso rialzati Italia! Portiamo avanti insieme questo sogno. Non mi ricordo più qual era il sogno a dire il vero, però la canzone era bella, i giovani sorridenti (pure quelli del call center) e il gelato abbondante (parlo del videoclip "Menomale che Silvio c'è", ovviamente). Quasi quasi divento ottimista anch'io, mi metto a crederci. Non lo dico a nessuno che ho votato Di Pietro, e faccio finta di aver vinto insieme a loro, tanto chi se ne accorge. Peccato che non lavoro in proprio, altrimenti adesso potrei anch'io ricominciare a evadere in tutta tranquillità un po' di tasse, senza la sinistra sempre lì con il fiato sul collo a costringermi a essere onesto. Basta con questa storia dell'onestà, roba vecchia. L'onestà ci fa diventare tutti più poveri. Per me purtroppo vale ancora quel vecchio sistema comunista di pagamento per cui le tasse me le prelevano loro prima che io riceva i soldi, quindi non c'è modo di rubare neppure un misero euro per il caffè. Ma spero che il Silvio provveda presto e garantisca a tuttti la Libertà di scelta. Libertà! Voglio essere anch'io libero di scegliere se essere onesto o no. Basta restrizioni. Basta obblighi. Basta leggi. Libertà. Avanti popolo, Libertà. Noi siamo il popolo della libertà.
Di Pietro hai sbagliato paese, in Germania o in Inghilterra saresti già presidente, se fossi stato più furbo ti saresti scelto il paese più adatto a te, come ha fatto il Silvio. E' pur sempre vero che ognuno ha quello che si merita, soprattutto noi italiani.

domenica 13 aprile 2008

ricordimenticare

Stamattina mi è passata per la testa un'illuminazione. Il pensiero più profondo che io abbia mai fatto. Poi però mi sono accorto che stavo solo sognando, e che il pensiero era profondissimo e illuminante nel sogno, ma era una banalità immensa dalla parte di qua. Quindi adesso di quel pensiero non so proprio cosa farmene. Potrei semplicemente dirlo, è vero, oppure scriverlo qui, ma io conosco un modo migliore di usare i pensieri. Dimenticarli. Si dovrebbero dimenticare più cose, dimenticare più spesso. Non solo i pensieri dei sogni o della notte prima, ma anche quelli di ieri e del mese scorso e di tutta la vita passata. Bisognerebbe pensare alle cose come se non ci avessimo mai pensato prima, come se non avessimo già un'idea al riguardo. E bisognerebbe anche vivere le cose come se non le avessimo già vissute ogni giorno sempre uguali fino a oggi, come se non avessimo già sentimenti e emozioni e progetti a ricoprire le cose che ci stanno attorno, e a trasformarle in cose "nostre".
Ecco, questo era proprio il pensiero del sogno di stamattina. L'ho scritto perchè in realtà non lo posso dimenticare, nonostante tutto. In effetti nel pensiero c'era anche qualcos'altro, l'idea che è impossibile dimenticarsi dei propri pensieri, di qualunque pensiero abbiamo almeno una volta sentito nostro.Non si può dimenticare proprio un bel niente. Ho paura che siamo prigionieri a vita di tutto quello che abbiamo già pensato, vissuto, progettato, sentito, amato e odiato. E ho paura che questo sia il solo motivo per cui pensiamo quello che pensiamo e proviamo quello che proviamo. Ho paura che noi siamo soltanto il nostro passato, anche quando facciamo dei progetti per il futuro.

venerdì 11 aprile 2008

informazioni utili

poi uno fa come vuole, però secondo me se è informato riesce a scegliere meglio:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/fedine-penali-la-carica-dei-101/



Giochino divertente, provatelo. Questo è il mio risultato:

Risulta che sono più vicino alle idee di Boselli. Il che è verissimo, se non fosse che Boselli sta insieme a dei ladri e continua a parlare di Craxi, che quando ha iniziato a prendere tangenti io ero ancora in fasce, e di lui mi ricordo solo gli occhialoni e il sorriso viscido. Ma sono contento di stare esattamente dalla parte diametralmente opposta di Berlusconi e Ferrara.

mercoledì 9 aprile 2008

cropositico

Mi è venuta voglia di scrivere delle parole a caso. Così, le prime che mi vengono in mente. Chiudo gli occhi e vediamo cosa pesco.
Barbagianni. Filiera. Incrementare. Dissacrazione. Correttivo. Analgesico. Rintuzzare. Derubricare. Ugo. Inverecondo. Verecondo.
Il gioco è divertente, ma dopo una decina di parole uno si stufa, e deve inventarsi qualcosa di nuovo.
Per esempio adesso mi è venuta voglia di scrivere delle parole non a caso. Quindi non possono essere le prime che mi vengono in mente. Bisogna prima trovare un criterio, e poi scrivere le parole secondo quel criterio. Ma quale? Provo a scrivere dei criteri a caso: parole sdrucciole. Parole che iniziano con vocale. Parole volgari. Parole senza la f. Parole sofferenti. Parole per augurare buonanotte. Parole che i toscani non riescono a pronunciare. Parole inventate nel 1628. Parole non ancora inventate. Parole a caso.
Scelgo un criterio a caso, per esempio il criterio "parole a caso".
Quindi adesso posso scrivere delle parole non a caso secondo il criterio "parole a caso". Crepuscolo. Immunodeficienza. Benedettino. Castrazione. Imenotteri. Franchigia.
Questo gioco è leggermente più divertente del primo, ma siccome è molto simile uno si stufa già dopo 5-6 parole. Bisogna scegliere un criterio diverso, così il gioco diventa un po' più originale. Per esempio potrei provare con il criterio "parole non ancora inventate".
Crobisquo. Prefisometrico. Traberzaio. Merfichelato. Gioso. Zi. Menofrastico. Prilosibaro. Catamenico. Cumertuoso. Brucosil. Colacistico. Menofrasticoide. Coide. Anniversario. Mistro. Quoberaminico.
Bello bello. Ma il gioco è bello quando dura poco. Cambiamo. Criterio "parole per dire buonanotte". Buonanotte. Buona-notte. Dormi. Shhh.

Meno male che Silvio c'è video ufficiale inno campagna PDL

nota: non è la parodia. E' l'inno ufficiale vero. Roba seria

martedì 8 aprile 2008

X

Questo fine settimana ci sono le elezioni. Sono già emozionato. La mia vita è a una svolta decisiva. La vita del Paese è a una svolta decisiva. Il futuro dei nostri figli è a una svolta decisiva. Saremo ricordati fra decine di anni per quello che decideremo in queste elezioni. Abbiamo una grande opportunità di rinnovamento. No, un momento, quello è il sogno dell'altra notte, mi sto confondendo. Quelle di domenica sono solo le elezioni per il parlamento italiano, niente di interessante. La parte bella delle elezioni è la campagna elettorale, poi quando arriva il giorno del voto il divertimento finisce.
Questa campagna elettorale mi ha divertito parecchio, molto più del solito. Mi spiace solo di essermi perso l'inizio e i titoli di testa, ma adesso sono pronto per il gran finale. Non saprei dire quale è stata la parte che mi è piaciuta di più. Forse quella scena in cui il ladro dice "quella guardia mi fa orrore", e tutti intorno scoppiano a ridere. Ma sono davvero tanti i momenti indimenticabili... anche se molti li avevo già visti qualche anno fa, mi fanno sempre ridere di gusto. Brogli! Ricontiamo! Ristampiamo! Cordate! Fucili! Vergognoso! Inaccettabile! Sono indignato!
Non posso dire per chi voto perchè poi i giornali dicono che sono di parte. Però posso dire per chi non voto.
Non voto per il PD, perchè quelli del PD sono un po' di sinistra ma anche un po' cattolici ma anche un po' radicali ma anche un po' comunisti ma anche un po' di destra ma anche un po' dalla parte degli operai ma anche un po' dalla parte degli imprenditori.Perchè non hanno neanche per la testa di eliminare quella porcheria delle legge Biagi, e anzi candidano gente che sostiene la legge Biagi. E perchè Veltroni è un bugiardo: qualche anno fa è andato in televisione da Fazio a dire che dopo aver fatto il sindaco di Roma si sarebbe ritirato dalla politica perchè capiva di aver fatto il suo tempo. Allora Fazio gli ha detto: "sì, ma dicono tutti così, poi ci ripensano e ce li troviamo ancora lì". E Veltroni gli ha detto. " Ci rivediamo fra qualche anno e poi mi dirà chi ha ragione". Non si sono più rivisti, credo.
Poi non voto la Sinistra Arcobaleno perchè se davvero avessero voluto fare qualcosa per i precari e gli operai e i giovani avrebbero potuto farlo quando erano al governo. Siccome vengono tutti dal governo Prodi, non vedo perchè adesso dovrei crederci. Comunque Bertinotti mi piace quando parla, se non altro ha delle idee che gli girano per la testa.
Non voto la Sinistra Critica, anche se sarei molto tentato. Hanno un programma chiaro e posizioni ben definite su tutti i temi. Sono contro la legge Biagi, sono contro gli incenitori, gli sprechi, l'alta velocità. E riescono anche a rispondere educatamente ai giornalisti venduti e subdoli che gli chiedono "ah ma allora siete contro il progresso?", come se gli inceneritori e l'inquinamento incontrollato fossero l'unico modo di intendere la parola "progresso". Però non li voto perchè siccome sono la sinistra radicale, se fosse per loro saremmo pieni di extracomunitari e di conseguenza di delinquenza (e invece direi che i delinquenti italiani ci bastano e avanzano).
Non voto per Forza Nuova, perchè sono dei razzisti, e va bene limitare i flussi di immigrati, però questi esagerano. E non li voto perchè oltre che razzisti ce l'hanno senza ragione con gli omosessuali. E perchè sono attaccati come delle zecche ai "valori tradizionali e cristiani", come ricorda sempre quel loro rappresentante che da giovane è stato condannato per banda armata.
Non voto per La Destra, perchè sono la versione patinata di Forza Nuova.
Non voto Casini, perchè finchè l'Italia non si libera dal guinzaglio della Chiesa saremo sempre un Paese culturalmente, socialmente, scientificamente sottosviluppato.
Non voto per Giuliano Ferrara, perchè l'aborto è una questione troppo complicata per essere ridotta a a "una posizione", perchè l'aborto non è una questione politica ma personale, perchè sono le donne che devono parlare di aborto, non gli uomini. Figuriamoci Ferrara
Non voto la Lega Nord, perchè ormai sono anni che vanno avanti solo a slogan (sempre gli stessi fra l'altro, che palle), fanno le leggi porcata e vanno a vantarsene in televisione e sono tutti un po' calderoli. E poi a Bossi manca solo che gli mettano un naso rosso finto e le scarpe a punta e poi il circo è completo.
Non voto Berlusconi, ma credo di non avere abbastanza tempo e spazio per elencare tutti i perchè. Faccio una sintesi, anche se mi sembra così' ovvio e banale che davvero non capisco come possa la gente non vedere certe cose. Berlusconi è disonesto: continua a ripetere che lui si è fatto da solo e ha avuto successo in tutto. Si dimentica sempre di dire come, perchè pensa che non sia rilevante. I suoi avvocati sono condannati o indagati per corruzione, lui no. Si vede che i suoi avvocati hanno corrotto i giudici per fare passare la Mondadori a Berlusconi senza che Berlusconi ne sapesse niente. Poi è un delinquente: se si leggono i libri di Travaglio (esempio "Le mille balle blu") ci sono le intercettazioni che testimoniano i rapporti di Berlusconi con la mafia. E' bugiardo in modo imbarazzante: sui numeri, sul proprio passato, sulle cose che lui stesso ha detto il giorno prima. Ha l'abitudine di accusare gli altri per le stesse cose che lui combina, in modo che quando lui viene scoperto la gente non ci fa tanto caso: prima c'erano i brogli elettorali, poi gli unici brogli scoperti sono stati quelli che hanno favorito Forza Italia; ha iniziato a dire che i mezzi di comunicazione sono in mano alla sinistra, quando la metà dei giornalisti sono suoi dipendenti e quelli che non sono suoi dipendenti sono dipendenti di suoi dipendenti o di suoi amici. E' arrogante: offende sempre gli altri prima di parlare di se stesso e dei propri programmi. E' finto: trapianto e lifting per sembrare più giovane, vestiti neri per sembrare più magro, suole di 10 cm per sembrare più alto. Berlusconi non "è", Berlusconi "sembra". Ogni volta che lo vedo mi viene da pensare che solo gli italiani possono dar retta a uno così, e andare sotto il palco a cantare (gente adulta, perdio!) "menomale che Silvio c'è".
Io voto quello che rimane. Voto quello che rimane perchè, anche se il programma è generico e ambiguo e insignificante come tutti i programmi, almeno un buon punto di partenza per governare in modo decente c'è. Finchè non c'è gente onesta in Parlamento si governerà sempre per il bene dei parlamentari , mai per il bene della gente. Se si mandano in parlamento persone che non hanno al primo posto i propri interessi e hanno dimostrato di avere un passato da persone oneste, c'è la speranza che le decisioni che prenderanno per il futuro saranno da persone oneste. Decidere da persone oneste significa mettere il bene degli altri davanti al bene proprio. Significa mandare ladri, rapinatori, corruttori, assassini in galera e premiare la gente onesta. Significa avere rispetto per la gente onesta, per chi vede criminali rubare e uccidere e girare il giorno dopo liberi per strada, per chi guadagna i soldi lavorando mentre vede corruttori arrichirsi a dismisura ed evasori venire condonati una volta all'anno. Mi spiace solo che questo voto diventerà anche un voto per la banda Veltroni, avrei preferito rimanesse un voto per un partito al di fuori da certe logiche politiche. Ma tant'è. Dopotutto siamo in Italia, l'opportunità di votare gente che ha il rispetto della legge al primo posto capita una volta ogni cent'anni. Io dico che è il caso di approfittarne.

lunedì 7 aprile 2008


quando dicevo che una volta sono stato sopra le nuvole intendevo che sono stato veramente sopra le nuvole. Non come quando si dice "quello lì ha la testa fra le nuvole" o "l'altra notte ho sognato che volavo sopra le nuvole". Anche perchè io non ho mai sognato di volare, al massimo di precipitare. Comunque intendevo proprio sopra le nuvole in senso fisico, come Mary Poppins all'inizio di "Mary Poppins" mentre aspetta che la sigla finisca.
Ho fatto anche delle foto, per quelli che non ci avrebbero creduto. Da sopra le nuvole si vede così, proprio come davanti ai campi coperti di neve:



lampadine

Io penso un po' di cose. Come tutti d'altra parte. Uno in qualche modo la testa deve riempirsela, e l'unica cosa che può starci nella testa sono pensieri. Al limite può starci qualche emozione o qualche sentimento, ma di solito quelli vanno a mettersi più volentieri fra lo stomaco e il cuore e poi stringono, stringono, stringono finchè non si fanno più leggeri e salgono su su fino alla testa, quando ci si accorge che ormai sono diventati anche loro solo pensieri.
Il problema dei pensieri, ma anche dei sentimenti, è che non si troveranno mai due persone che hanno esattamente gli stessi identici pensieri, nè gli stessi identici sentimenti. Anche perchè non c'è modo di sapere quali sono esattamente i pensieri e i sentimenti degli altri, o cosa significa per gli altri averli. L'unica cosa che si può fare è provare a immaginare qualcosa dietro le stesse parole che tutti usiamo per far uscire cose che poi davvero non escono mai da noi.
Il vero vero vero problema, però, è che spesso non c'è modo neppure di sapere quali sono esattamente i miei pensieri. Per esempio, cosa penso delle Olimpiadi in Cina? Vanno boicottate? Non lo so. Devo avere un pensiero qui dentro da qualche parte, mi è giusto passato davanti l'altro giorno, ma adesso non lo trovo più. Cosa penso della mozzarella di bufala? Non so, lo vedo appena appena laggiù in fondo nascosto fra il pensiero "che ore sono?" e il pensiero "devo ricordarmi di puntare la sveglia", ma è difficile da qui capire cosa penso della mozzarella di bufala, anche se giurerei che assomiglia a un "non me ne frega niente (almeno fino alla prossima volta in cui andrò in pizzeria)". Proviamo con qualcos'altro. Cosa penso dell'ipotesi di smetterla qui di scrivere e andare a dormire? Sì, questa la so, non è difficile! Penso che di tutte le idee che ho avuto in vita mia, a parte quella volta che ho messo un wurstel nello yogurt alla banana, questa sia in assoluto la più brillante.
Talmente brillante che ho idea che per oggi non c'è più posto per nient'altro.

domenica 6 aprile 2008

Francesco Guccini - Lettera

In giardino il ciliegio è fiorito agli scoppi del nuovo sole,
il quartiere si è presto riempito di neve di pioppi e di parole.
All' una in punto si sente il suono acciottolante che fanno i piatti,
le TV son un rombo di tuono per l' indifferenza scostante dei gatti;
come vedi tutto è normale in questa inutile sarabanda,
ma nell' intreccio di vita uguale soffia il libeccio di una domanda,
punge il rovaio d' un dubbio eterno, un formicaio di cose andate,
di chi aspetta sempre l' inverno per desiderare una nuova estate...

Son tornate a sbocciare le strade, ideali ricami del mondo,
ci girano tronfie la figlia e la madre nel viso uguali e nel culo tondo,
in testa identiche, senza storia, sfidando tutto, senza confini,
frantumano un attimo quella boria grida di rondini e ragazzini;
come vedi tutto è consueto in questo ingorgo di vita e morte,
ma mi rattristo, io sono lieto di questa pista di voglia e sorte,
di questa rete troppo smagliata, di queste mete lì da sognare,
di questa sete mai appagata, di chi starnazza e non vuol volare...

Appassiscono piano le rose, spuntano a grappi i frutti del melo,
le nuvole in alto van silenziose negli strappi cobalto del cielo.
Io sdraiato sull' erba verde fantastico piano sul mio passato,
ma l' età all' improvviso disperde quel che credevo e non sono stato;
come senti tutto va liscio in questo mondo senza patemi,
in questa vista presa di striscio, di svolgimento corretto ai temi,
dei miei entusiasmi durati poco, dei tanti chiasmi filosofanti,
di storie tragiche nate per gioco, troppo vicine o troppo distanti...

Ma il tempo, il tempo chi me lo rende? Chi mi dà indietro quelle stagioni
di vetro e sabbia, chi mi riprende la rabbia e il gesto, donne e canzoni,
gli amici persi, i libri mangiati, la gioia piana degli appetiti,
l' arsura sana degli assetati, la fede cieca in poveri miti?
Come vedi tutto è usuale, solo che il tempo stringe la borsa
e c'è il sospetto che sia triviale l' affanno e l' ansimo dopo una corsa,
l' ansia volgare del giorno dopo, la fine triste della partita,
il lento scorrere senza uno scopo di questa cosa...che chiami...vita...

venerdì 4 aprile 2008

cip

Che bello alzarsi e non avere già niente da dire. C'è un uccellino che fa un verso strano fuori dalla mia finestra. Probabilmente lui ha qualcosa da dire. Sembra un lungo discorso, anche perchè parla solo lui, e tutti gli altri lo stanno ad ascoltare. O forse fanno finta di ascoltarlo, non so. Sta di fatto che lo lasciano andare avanti senza disturbarlo. A me sembra ripeta sempre la stessa cosa, un fischio veloce che va su e giù. Ma non credo sia così anche perchè altrimenti dopo un po' si sarebbe stufato. E' più probabile che mi sfugga qualcosa del discorso,ma d'altra parte non credo ce l'abbia con me. Non ho nemmeno capito come si chiama. Chissà come fanno gli uccellini ad avere così tante cose da dire già al mattino presto, appena svegli. Forse passano le notti a pensare al canto del mattino,e appena il sole inizia a venir su sanno già cosa dire e quale fischio fare. Se avessi anch'io così tante cose da dire farei come loro, mi metterei su un albero al mattino presto e sveglierei tutti i vicini con il mio discorso fischiettante. Per fortuna non ho cose molto importanti per la testa, e posso star qui ad ascoltare loro senza preoccuparmi di mandare anch'io il mio messaggio al mondo. Comunque, per quel che mi riguarda, credo che gli uccellini abbiano ragione.

giovedì 3 aprile 2008

offeso

Stamattina mi sono alzato e mi sono accorto che la giornata era già iniziata. Senza di me.Il sole era già giallo giallo, il cielo azzurro azzurro, gli alberi verdi verdi. Solo io non ero sveglio. Mi sono accorto che il mondo se ne va dritto per la sua strada anche se io non ci sono. Neppure gli uccellini mi aspettano per iniziare a cantare, e la mia gatta prende posizione per il suo pisolino senza nemmeno preoccuparsi di dirmi buon giorno.
Comunque buongiorno lo stesso mondo, non preoccuparti per me, fai pure come se io non ci fossi...

mercoledì 2 aprile 2008

io

Seranotte. Ieridomani.Quel tempo che non esiste, quelle ore in cui si è un po' più liberi. Dai treni da milano dalle cose da fare. Sì, ecco, liberi dalle cose. Pensieri senza cose dentro, contenitori di immagini forse vere forse no. Non importa. Della verità non so cosa farmene adesso, è la cosa più inutile che esiste.
Io sono quello là o sono questo qui? Sono quello che di giorno è in mezzo alle cose o quello che di seranotte è in mezzo ai pensieri?
Io credo di essere questo qui, quello senza cose attorno e senza cose dentro. Contenitore di tutto quello che vuole entrare, non importa quanto male o quanto bene mi faccia, basta che non siano cose. Dev'essere molto più leggero, come un ricordo o un sogno o un'illusione, ma niente cose di seranotte. Non voglio pesi, solo qualche voragine che si apre dentro.
Gli occhi mi si chiudono ma qualcosa rimane aperto, ed è qualcosa che ci vede meglio degli occhi perchè vede i pensieri senza l'ombra delle cose. Le cose ingannano, ti fanno perdere di vista quello che pensi e quello che sei. Quello che vuoi, soprattutto. E' colpa delle cose se la gente non fa quello che vuole, non vive per quello che è, non sa quello che pensa. Ci vorrebbero meno cose e più pensieri, meno giorno e più seranotte, meno di tutto e più di quel niente di cui abbiamo bisogno. Meno verità, per favore. Meno cose. Meno obblighi, meno orari, meno sorrisi, meno parole, meno "sì", meno "farò", meno futuro. Bisogna vedere quello che rimane. Bisogna restare con quello che rimane quando si lascia il mondo fuori dalla seranotte. E' solo così che uno può davvero dire "io" e capire, e capirsi.