A volte è davvero troppo difficile.
Tutto quanto è troppo difficile.
Comportarsi, essere, vivere secondo le proprie aspettative.
E anche avere aspettative commisurate a ciò che si è e si vive.
Una cosa rincorre l'altra, la raggiunge, la supera, e l'altra allora rincorre la prima, la raggiunge, la supera, e via così.
Via così, e via e poi ancora via.
Non combaciano, non si placano, non si prendono per mano mai.
Le aspettative e la vita, vanno sempre a velocità diverse.
Mondo cane.
Se non avessi aspettative così grandi forse non riuscirei a sopportare l'aridità del presente.
Se non avessi aspettative così grandi forse riuscirei a sopportare l'aridità del presente.
Una cosa e la sua negazione possono essere entrambe vere?
No, io sono razionale, anzi io sono troppo razionale, per fortuna. Quindi so che non possono esserlo. Quindi so che una delle due è vera, e solo una. Ma se così fosse sarebbe troppo semplice. No, non è così che stanno le cose. E' che una delle due devo renderla vera.
Ma le mie aspettative non se ne vanno. E questo presente arido neppure.
E io, in quale delle due parti abito? Sono il mio presente, o sono le mie aspettative al di là del presente?
Delle due l'una.
L'una.
Delle due.
Ma devo sceglierla, devo scoprirla, o che altro?
C'è, o aspetta che io decida?
Se mi capissi, se capissi quel che dico e che scrivo, forse tutto sarebbe più semplice
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