Un anno dopo parto ancora. Ma si potrebbe anche dire in altro modo. Si potrebbe dire: un anno dopo, e ancora al punto di partenza.
Con tutto quello che è successo, con tutto quello che è cambiato, mi guardo attorno e l'unica cosa rimasta uguale sono io che parto.
Mi sembra di rivivere tanti momenti e tante sensazioni, ma proprio perchè li sto rivivendo io mi accorgo anche di tutte le cose che adesso sono diverse, di quanto un mondo intero sia cambiato attorno e dentro di me. E' come se tutto si sovrapponesse, i momenti di adesso e quelli di un anno fa, ma il sovrapporsi lascia scoperte tante cose, pezzi che crescono e pezzi che mancano qua e là. Non so dire se sia di più quello che è rimasto uguale o quello che è cambiato. Non riesco ancora bene a capire che peso e che valore abbiano i cambiamenti.
L'anno scorso partivo pensando a come sarebbe stato quando sarei tornato. Adesso parto e non penso a niente, nè al ritorno nè a come starò là. Non penso neppure alla partenza, a dire la verità. Penso solo a oggi, e domani penserò solo a domani, e al momento di partire penserò alla partenza. E poi credo sarà così finchè un giorno penserò che quello è il giorno in cui torno.
Mi ricordo che l'anno scorso avevo scritto che partivo felice. Non so dire se fossi sincero, o se cercassi solo di convincermi. So che era stato abbastanza difficile scrivere la parola "felice" poche ore prima dell partenza. Quest'anno invece è più facile. Non parto felice, no. Parto e basta.
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