lunedì 22 settembre 2008

roba

C'è un mucchio di vestiti impignati qui di fianco. E una valigia vuota un po' più in là. Come se dovessi partire a breve. E i vestiti sono proprio tanti, come se dovessi star via mesi. Roba da matti.
Ho idea che sto prendendo questa cosa della partenza troppo alla leggera. Dovrei essere preoccupato, emozionato, agitato. Insomma, qualcosa di diverso dal solito. Invece niente. Mi sento come se dovessi fare un salto fuori porta per un weekend. Sarà che vado in un posto che già conosco. O sarà che sto via meno mesi dell'altra volta. O sarà che dopo aver visto quanto passino velocemente sei mesi, l'idea di dover star via solo un paio di mesi mi pare una passeggiata. Però magari questi due mesi dureranno di più, non si può mai dire. Quanto il tempo passa veloce non dipende mica dai calendari.Se devi dare retta ai calendari il tempo passa sempre uguale, ma io lo so bene che non è vero.
Però sono contento all'idea che parto. Non lo sento molto, non lo vivo, ma se mi metto a pensarci sì, sono contento. L'aria inglese fa bene, lo sanno tutti. E' fredda, ma fa bene. Devo portare sciarpa e guanti, adesso che ci penso. E una berretta, per non farmi gelare il cervello. Niente ombrello, però. Suvvia, facciamo gli inglesi fino in fondo, l'acqua ce la si lascia piovere addosso, cosa sarà mai?
Comunque questa roba impignata qui di fianco è troppa. Non ci starà mai tutta quanta, nè mi servirà tutta quanta. Ma poi mi servirà per cosa? Cosa ci devo fare con tutta questa roba? E la valigia? Oddio, mi sembra quasi che devo partire. Figurarsi che ci sono pure due biglietti sopra il calorifero. Sopra il calorifero, ma vi rendete conto? Roba da matti

(ma si dice "ce la si lascia?" Se imparo un po' di inglese devo per forza cancellare un po' di italiano per fargli spazio?)

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