domenica 23 dicembre 2007

rifugi

Ho ritrovato tutto quanto. Proprio come l'avevo lasciato. Tutto al suo posto, niente si è mosso. Le persone sono uguali a prima, le cose pure. Ho capito che questi ultimi mesi sono esistiti per me, ma qui no, non ci sono mai stati. Qui sono partito ieri, e oggi sono tornato. C'è stata una parentesi, ma le parentesi non contano. Le parentesi sono quelle cose che puoi e mettere e togliere come vuoi, il discorso non cambia.
Ho ripreso in mano tutto quanto, e riprendendolo in mano sono riuscito a capirne il valore. Come quando hai qualcosa, e sei così abituato ad averla che non pensi mai a quanto valga davvero per te. Poi ti capita di perderla per un momento, e solo quando la ritrovi la apprezzi per ciò che davvero vale. Se la ritrovi.
E così riprendendo in mano tutto quanto, rivivendo tutto quanto "come se" fosse la prima volta, mi sono accorto che sono poche le cose che davvero hanno valore, quelle che vorrei sempre ritrovare qua ogni volta che torno. Ho capito che di tante cose si puo' tranquillamente fare a meno.
Ieri notte alle 4,30, mentre guidavo verso casa, ho capito che il tempo non ce la fa a cambiare certe cose. Ho capito che un giorno o tre mesi, un paio di settimane o cent'anni sono esattamente la stessa cosa. Non importa quanto tempo si sta lontani, o quante cose si vedono e si vivono in questo tempo. Le cose più preziose che uno ha rimangono sempre lì, aspettano. Poi allargano le braccia al tuo ritorno, e richiudendole su di te lasciano i giorni, le settimane, i mesi fuori dalla porta, fuori da quel posto segreto dove nessun altro momento esiste e nient'altro accade, se non l'ultimo abbraccio dato, quello che si sta dando e quello che si darà. E' il rifugio più sicuro che uno possa avere. E' il rifugio più sicuro che ho.

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