Stamattina Cambridge aveva un volto diverso. Ho attraversato il centro, le stesse strade da cui passo ogni mattina da piu' di due mesi. Ma mi sembrava un posto nuovo, come se lo stessi vedendo per la prima volta. C'era una bellezza nuova, strana, diversa, che finora era rimasta nascosta. Una persona e' passata di qui nei giorni scorsi, e ha tirato fuori qualcosa di magico da ogni angolo della citta'. E' per quei due occhi che Cambridge ha mostrato tutta la sua bellezza, e' in attesa di quei due occhi che l'aveva tenuta segreta per questi mesi. Ed e' grazie a quei due occhi che adesso anch'io riesco a vedere queste strade e queste piazze come non le avevo viste prima. Ogni cosa si e' caricata di un significato nuovo, quello che prima era semplicemente bello adesso e' qualcosa con un'anima. E io so chi e' stato a dare questa anima ai muri, ai ponti, alle strade.
Negli ultimi tre giorni mi e' successa di nuovo una cosa che non mi succedeva piu' da parecchio tempo: mi sono sentito felice. Non e' la prima volta che mi capita di scrivere qua dentro che mi sono sentito felice, ma ogni volta e' per lo stesso motivo. E quanto piu' ci si sente felici, tanto piu' si sente un senso di vuoto quando quello che ti ha reso felice si allontana. Ma e' cosi' confortevole vedere che qui qualcosa e' rimasto, qualcosa che non andra' piu' via... adesso sento questo posto piu' "mio", perche' qualche giorno fa una persona me lo ha fatto sentire "nostro".
Nostro. Tuo e mio.
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