Ma Angeles Alfaro se n'era andata così come era venuta, col suo sesso tenero e il suo violoncello da peccatrice, su un transatlantico imbandierato dall'oblio, e l'unica cosa rimasta di lei sulle terrazze di luna erano stati i suoi gesti d'addio con un fazzoletto bianco che sembrava una colomba all'orizzonte, solitaria e triste, come nei versi dei Giochi Floreali. Con lei Florentino Ariza aveva imparato quello che aveva già provato più volte senza saperlo: che si può essere innamorati di diverse persone al contempo, e di tutte con lo stesso dolore, senza tradirne nessuna. Solitario tra la folla del molo, si era detto in un accesso di rabbia: "Il cuore ha più stanze di un casino"
(Gabriel Garcia Marquez, L'amore ai tempi del colera)
domenica 30 dicembre 2007
lunedì 24 dicembre 2007
idee regalo
Per i ritardari ancora alla ricerca degli ultimi regali di Natale in mezzo alla folla di giornalisti spediti nei centri commerciali per fare il servizio sui ritardari ancora alla ricerca degli ultimi regali di Natale in mezzo alla folla di giornalisti ecc.
Ecco un pratico consiglo per un regalo di Natale dell'ultimo momento da mostrare orgogliosi davanti alle telecamere di Studio Aperto spedite nei centri commerciali per fare il servizio sui ritardari ancora alla ricerca degli ultimi regali di Natale in mezzo alla folla di giornalisti ecc.
Il Natale 2007 non può ovviamente essere un vero Natale senza questo indispensabile regalo che farà felici i vostri bimbi che potranno mostrare finalmente la loro gioia davanti alle telecamere di Studio Aperto spedite nei centri commerciali per fare il servizio sui bambini che vivono la magica atmosfera del Natale con lo sguardo da ritardati rivolto alla telecamere di Studio Aperto spedite nei centri commerciali per fare il servizio sui bambini che vivono la magica atmosfera ecc...ah, sì, l'idea sarebbe questa: http://www.dmail.it/prodotto.php?cod=148197-827&np=1&PHPSESSID=87a0b1374f55c5edce1b. Potrete così finalmente scegliere in modo alternativo e divertente su quale canale guardare il servizio sui ritardatari ecc. Per tutta la famiglia.
Ecco un pratico consiglo per un regalo di Natale dell'ultimo momento da mostrare orgogliosi davanti alle telecamere di Studio Aperto spedite nei centri commerciali per fare il servizio sui ritardari ancora alla ricerca degli ultimi regali di Natale in mezzo alla folla di giornalisti ecc.
Il Natale 2007 non può ovviamente essere un vero Natale senza questo indispensabile regalo che farà felici i vostri bimbi che potranno mostrare finalmente la loro gioia davanti alle telecamere di Studio Aperto spedite nei centri commerciali per fare il servizio sui bambini che vivono la magica atmosfera del Natale con lo sguardo da ritardati rivolto alla telecamere di Studio Aperto spedite nei centri commerciali per fare il servizio sui bambini che vivono la magica atmosfera ecc...ah, sì, l'idea sarebbe questa: http://www.dmail.it/prodotto.php?cod=148197-827&np=1&PHPSESSID=87a0b1374f55c5edce1b. Potrete così finalmente scegliere in modo alternativo e divertente su quale canale guardare il servizio sui ritardatari ecc. Per tutta la famiglia.
domenica 23 dicembre 2007
rifugi
Ho ritrovato tutto quanto. Proprio come l'avevo lasciato. Tutto al suo posto, niente si è mosso. Le persone sono uguali a prima, le cose pure. Ho capito che questi ultimi mesi sono esistiti per me, ma qui no, non ci sono mai stati. Qui sono partito ieri, e oggi sono tornato. C'è stata una parentesi, ma le parentesi non contano. Le parentesi sono quelle cose che puoi e mettere e togliere come vuoi, il discorso non cambia.
Ho ripreso in mano tutto quanto, e riprendendolo in mano sono riuscito a capirne il valore. Come quando hai qualcosa, e sei così abituato ad averla che non pensi mai a quanto valga davvero per te. Poi ti capita di perderla per un momento, e solo quando la ritrovi la apprezzi per ciò che davvero vale. Se la ritrovi.
E così riprendendo in mano tutto quanto, rivivendo tutto quanto "come se" fosse la prima volta, mi sono accorto che sono poche le cose che davvero hanno valore, quelle che vorrei sempre ritrovare qua ogni volta che torno. Ho capito che di tante cose si puo' tranquillamente fare a meno.
Ieri notte alle 4,30, mentre guidavo verso casa, ho capito che il tempo non ce la fa a cambiare certe cose. Ho capito che un giorno o tre mesi, un paio di settimane o cent'anni sono esattamente la stessa cosa. Non importa quanto tempo si sta lontani, o quante cose si vedono e si vivono in questo tempo. Le cose più preziose che uno ha rimangono sempre lì, aspettano. Poi allargano le braccia al tuo ritorno, e richiudendole su di te lasciano i giorni, le settimane, i mesi fuori dalla porta, fuori da quel posto segreto dove nessun altro momento esiste e nient'altro accade, se non l'ultimo abbraccio dato, quello che si sta dando e quello che si darà. E' il rifugio più sicuro che uno possa avere. E' il rifugio più sicuro che ho.
Ho ripreso in mano tutto quanto, e riprendendolo in mano sono riuscito a capirne il valore. Come quando hai qualcosa, e sei così abituato ad averla che non pensi mai a quanto valga davvero per te. Poi ti capita di perderla per un momento, e solo quando la ritrovi la apprezzi per ciò che davvero vale. Se la ritrovi.
E così riprendendo in mano tutto quanto, rivivendo tutto quanto "come se" fosse la prima volta, mi sono accorto che sono poche le cose che davvero hanno valore, quelle che vorrei sempre ritrovare qua ogni volta che torno. Ho capito che di tante cose si puo' tranquillamente fare a meno.
Ieri notte alle 4,30, mentre guidavo verso casa, ho capito che il tempo non ce la fa a cambiare certe cose. Ho capito che un giorno o tre mesi, un paio di settimane o cent'anni sono esattamente la stessa cosa. Non importa quanto tempo si sta lontani, o quante cose si vedono e si vivono in questo tempo. Le cose più preziose che uno ha rimangono sempre lì, aspettano. Poi allargano le braccia al tuo ritorno, e richiudendole su di te lasciano i giorni, le settimane, i mesi fuori dalla porta, fuori da quel posto segreto dove nessun altro momento esiste e nient'altro accade, se non l'ultimo abbraccio dato, quello che si sta dando e quello che si darà. E' il rifugio più sicuro che uno possa avere. E' il rifugio più sicuro che ho.
venerdì 21 dicembre 2007
arrivato
aaaaahhhhhhhhhh.......................casa....................................non mi ricordavo fosse cosi' bello essere qui.....,...
martedì 18 dicembre 2007
soliti vecchi problemi
di nuovo alle prese con l' "indispensabile"... come al solito non ci capisco niente...
"riporta a casa solo l'indispensabile"...
"lascia li' l'indispensabile per i prossimi mesi"...
Come faccio a portare a casa e contemporaneamente a lasciare qui l'indispensabile?
Se riporto a casa l'"indispensabile" le cose che rimangono qui non dovrebbero essere "superflue"? Ma allora dovrei passare i prossimi mesi in mezzo a cose superflue?
E se lascio qui l'indispensabile come faccio a passare le vacanza di natale senza l'indispensabile?
Il maglione verde coi rombi e' indispensabile o no? Se si', lo devo riportare a casa o no?
"riporta a casa solo l'indispensabile"...
"lascia li' l'indispensabile per i prossimi mesi"...
Come faccio a portare a casa e contemporaneamente a lasciare qui l'indispensabile?
Se riporto a casa l'"indispensabile" le cose che rimangono qui non dovrebbero essere "superflue"? Ma allora dovrei passare i prossimi mesi in mezzo a cose superflue?
E se lascio qui l'indispensabile come faccio a passare le vacanza di natale senza l'indispensabile?
Il maglione verde coi rombi e' indispensabile o no? Se si', lo devo riportare a casa o no?
sabato 15 dicembre 2007
dinner
Ultimo sabato a Cambridge.
Un pochino di shopping natalizio, tanto per non sentirmi un pesce fuor d'acqua in un posto dove il Natale e' iniziato due mesi fa.
Pausa nella sala da te'. La solita. La mia. La nostra. Un te' allo zenzero con biscottone.
Due passi per il centro, qualche foto da prospettive che forse mi erano sfuggite.
Biglietti dell'autobus per l'aeroporto. 12 pounds. Va bene, sempre piu' economico del treno. Con ritorno, ovviamente. Si', vado e poi torno, l'anno prossimo. Fra tre settimane sono di nuovo qui.
Metto i guanti, sistemo la sciarpa. Ogni volta che svolti l'angolo trovi il vento inglese in agguato, pronto ad assalirti. Il segreto e' non farti trovare scoperto, perche' il vento inglese non dorme mai.
Sono le 3 del pomeriggio, cioe' quasi sera. Fra poco piu' di un'ora sara' buio, e poi alle 7 sara' gia' notte. Forse e' per questo che gli inglesi dicono "tonight" quando noi diremmo "stasera". Le giornate sono cortissime, il pomeriggio praticamente non esiste. Se durante la mattina rimandi qualcosa, pensando che la giornata sia ancora lunga e avrai tempo nel pomeriggio, rischi di trovarti a sera senza aver fatto quello che avevi in mente. Forse e' per questo che qui il tempo passa cosi' in fretta. Forse e' per questo che gli inglesi non hanno l'idea di "pranzo".Forse e' per questo che alle 6,30 di sera (o forse dovrei dire "di notte") e' gia' ora di cena. Ho scoperto che "dinner" in inglese non e' esattamente la "cena", come invece pensavo. Praticamente corrisponde alla cena, e' vero, ma l'idea di "dinner" e' diversa dalla nostra idea di "cena". "Dinner" e' il pasto principale della giornata, che gli inglesi, siccome sono inglesi, fanno di sera, verso le 6-6,30. La "cena" intesa come ultimo pasto della giornata e' la "supper", ma quasi nessuno la fa.
Mi incammino verso casa. Mi "incammino" per modo di dire, perche' devo prendere l'autobus. Devo fare a meno della bicicletta per i prossimi giorni, perche' stamattina l'ho portata nella nuova casa dove staro' da gennaio. Il vantaggio dell'autobus e' che non faccio fatica a pedalare. Lo svantaggio e' che nelle ore di punta, cioe' proprio quando esco dalla biblioteca, ci mette il doppio del tempo che impiegherei in bicicletta. Un'ora per fare 5-6 miglia. Piu' o meno come andare a Londra.
Inglesi...
Un pochino di shopping natalizio, tanto per non sentirmi un pesce fuor d'acqua in un posto dove il Natale e' iniziato due mesi fa.
Pausa nella sala da te'. La solita. La mia. La nostra. Un te' allo zenzero con biscottone.
Due passi per il centro, qualche foto da prospettive che forse mi erano sfuggite.
Biglietti dell'autobus per l'aeroporto. 12 pounds. Va bene, sempre piu' economico del treno. Con ritorno, ovviamente. Si', vado e poi torno, l'anno prossimo. Fra tre settimane sono di nuovo qui.
Metto i guanti, sistemo la sciarpa. Ogni volta che svolti l'angolo trovi il vento inglese in agguato, pronto ad assalirti. Il segreto e' non farti trovare scoperto, perche' il vento inglese non dorme mai.
Sono le 3 del pomeriggio, cioe' quasi sera. Fra poco piu' di un'ora sara' buio, e poi alle 7 sara' gia' notte. Forse e' per questo che gli inglesi dicono "tonight" quando noi diremmo "stasera". Le giornate sono cortissime, il pomeriggio praticamente non esiste. Se durante la mattina rimandi qualcosa, pensando che la giornata sia ancora lunga e avrai tempo nel pomeriggio, rischi di trovarti a sera senza aver fatto quello che avevi in mente. Forse e' per questo che qui il tempo passa cosi' in fretta. Forse e' per questo che gli inglesi non hanno l'idea di "pranzo".Forse e' per questo che alle 6,30 di sera (o forse dovrei dire "di notte") e' gia' ora di cena. Ho scoperto che "dinner" in inglese non e' esattamente la "cena", come invece pensavo. Praticamente corrisponde alla cena, e' vero, ma l'idea di "dinner" e' diversa dalla nostra idea di "cena". "Dinner" e' il pasto principale della giornata, che gli inglesi, siccome sono inglesi, fanno di sera, verso le 6-6,30. La "cena" intesa come ultimo pasto della giornata e' la "supper", ma quasi nessuno la fa.
Mi incammino verso casa. Mi "incammino" per modo di dire, perche' devo prendere l'autobus. Devo fare a meno della bicicletta per i prossimi giorni, perche' stamattina l'ho portata nella nuova casa dove staro' da gennaio. Il vantaggio dell'autobus e' che non faccio fatica a pedalare. Lo svantaggio e' che nelle ore di punta, cioe' proprio quando esco dalla biblioteca, ci mette il doppio del tempo che impiegherei in bicicletta. Un'ora per fare 5-6 miglia. Piu' o meno come andare a Londra.
Inglesi...
lunedì 10 dicembre 2007
casa
fra 10 giorni sono a casa...non ci posso credere, mi sembrava di dover stare qui un'eternita', e invece questi mesi sono volati. Mi sembra di essere appena arrivato. Mi ricordo tutti i dettagli del primo giorni qui come fosse ieri.
Non credevo che sarei arrivato a dirlo, ma un po' mi manca casa. Qui il posto e' bello, le persone sono cordiali, la birra e' buona...insomma, ho tutto quello che mi serve. Ma e' quell'idea di sentirsi a casa, quella sensazione di familiarita' con le cose e le persone che mi manca...probabile che dopo due giorni in Italia non ne potro' piu' e non vedro' l'ora di tornare qui. Ma intanto l'idea che fra poco saro' a casa MIA, nei posti che sono MIEI, mi fa sentire bene...oddio, quasi quasi ho paura che queste vacanze di natale scivolino via troppo in fretta...
Non vedo l'ora di riappoggiare la testa sul MIO cuscino...
Non credevo che sarei arrivato a dirlo, ma un po' mi manca casa. Qui il posto e' bello, le persone sono cordiali, la birra e' buona...insomma, ho tutto quello che mi serve. Ma e' quell'idea di sentirsi a casa, quella sensazione di familiarita' con le cose e le persone che mi manca...probabile che dopo due giorni in Italia non ne potro' piu' e non vedro' l'ora di tornare qui. Ma intanto l'idea che fra poco saro' a casa MIA, nei posti che sono MIEI, mi fa sentire bene...oddio, quasi quasi ho paura che queste vacanze di natale scivolino via troppo in fretta...
Non vedo l'ora di riappoggiare la testa sul MIO cuscino...
giovedì 6 dicembre 2007
cow beast
vacca bestia...e' gia' quasi ora di fare le valigie...
vacca bestia...come passa in fretta il tempo...
vacca bestia...mi sembra di essere appena arrivato...
vacca bestia...come passa in fretta il tempo...
vacca bestia...mi sembra di essere appena arrivato...
martedì 4 dicembre 2007
posti nuovi
Stamattina Cambridge aveva un volto diverso. Ho attraversato il centro, le stesse strade da cui passo ogni mattina da piu' di due mesi. Ma mi sembrava un posto nuovo, come se lo stessi vedendo per la prima volta. C'era una bellezza nuova, strana, diversa, che finora era rimasta nascosta. Una persona e' passata di qui nei giorni scorsi, e ha tirato fuori qualcosa di magico da ogni angolo della citta'. E' per quei due occhi che Cambridge ha mostrato tutta la sua bellezza, e' in attesa di quei due occhi che l'aveva tenuta segreta per questi mesi. Ed e' grazie a quei due occhi che adesso anch'io riesco a vedere queste strade e queste piazze come non le avevo viste prima. Ogni cosa si e' caricata di un significato nuovo, quello che prima era semplicemente bello adesso e' qualcosa con un'anima. E io so chi e' stato a dare questa anima ai muri, ai ponti, alle strade.
Negli ultimi tre giorni mi e' successa di nuovo una cosa che non mi succedeva piu' da parecchio tempo: mi sono sentito felice. Non e' la prima volta che mi capita di scrivere qua dentro che mi sono sentito felice, ma ogni volta e' per lo stesso motivo. E quanto piu' ci si sente felici, tanto piu' si sente un senso di vuoto quando quello che ti ha reso felice si allontana. Ma e' cosi' confortevole vedere che qui qualcosa e' rimasto, qualcosa che non andra' piu' via... adesso sento questo posto piu' "mio", perche' qualche giorno fa una persona me lo ha fatto sentire "nostro".
Nostro. Tuo e mio.
Negli ultimi tre giorni mi e' successa di nuovo una cosa che non mi succedeva piu' da parecchio tempo: mi sono sentito felice. Non e' la prima volta che mi capita di scrivere qua dentro che mi sono sentito felice, ma ogni volta e' per lo stesso motivo. E quanto piu' ci si sente felici, tanto piu' si sente un senso di vuoto quando quello che ti ha reso felice si allontana. Ma e' cosi' confortevole vedere che qui qualcosa e' rimasto, qualcosa che non andra' piu' via... adesso sento questo posto piu' "mio", perche' qualche giorno fa una persona me lo ha fatto sentire "nostro".
Nostro. Tuo e mio.
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