venerdì 31 agosto 2007
risposte
Accumulare nervoso.
E' abbastanza divertente.
Ti alzi la mattina con il nervoso del giorno prima, e arrivi a sera con una dose di nervoso raddoppiata.
Cose che fanno accumulare nervoso:
1) mandi le mail e la gente non ti risponde
2) mandi le mail e la gente ti risponde, ma non a quello che avevi chiesto
3) ti chiedono di fare ancora più cose, ancora più impegnative, in sempre meno tempo.
4) il mondo va in vacanza proprio quando tu hai bisogno di lui.
5) la gente fa troppe vacanze. La gente non ha voglia di lavorare.
6) non sai bene dove sarai e cosa starai facendo fra un mese.
7) devi cercare un alloggio ma devi aspettare che ti diano la conferma che puoi traseferirti. Chiedi di poterti trasferire ma devi aspettare di aver trovato un alloggio.
8) perdi tempo a scrivere su un blog quando dovresti ricominciare la tua giornata fatta di mail, di attese, di arrabbiature, di insulti urlati dentro la tua testa alla gente a cui scrivi.
9) non sai come diavolo tradurre "diagnosi pre-impianto" in inglese.
10) non sei seduto sul bordo di una fontana ad ascoltare i pensieri di un gabbiano
vado a mandare mail. Tanto non mi risponderà nessuno.
Scrivetemi voi.
lunedì 27 agosto 2007
salvagenti

leggero.
"...e quel salvagente sulle sue zampine è per ogni volta che ti servirà..."
domenica 26 agosto 2007
sicurezza
La spiaggia è sempre quella in primo piano. L'acqua che fa le onde, anche qui, è il mare. Quello azzurro sfumato con qualche nuvola è il cielo. Il cerchio giallo che spacca le nuvole è il sole. E io sono sempre quello da quest'altra parte, mentre faccio la foto. In realtà sto facendo una foto a uno specchio.
Domani, siccome le vacanze sono finite, torno a fare il mio mestiere, una parte del quale consiste nel chiedermi in cosa consista il mio mestiere. E per rispondere, sempre siccome le vacanze sono finite, vado a Milano, ma a Milano non-Marittima. In realtà credo siano esattamente uguali, l'unica differenza è che in una delle due non c'è il mare, anche se adesso non mi ricordo bene quale. Però per esempio settimana scorsa,vedendo dalla spiaggia questo panorama:
mi è venuto da chiedermi in fin dei conti in quale delle due Milano mi trovassi. Comunque, se al mare ho trovato i grattacieli immersi nella nebbia, può anche darsi che domani a Milano trovi il mare. C'è un film con Celentano in cui succede veramente.
Speriamo, io per sicurezza il costume lo porto.
Buonanotte.
venerdì 24 agosto 2007
sgoccioli
cielo cupo.
stmattina presto nebbia.
poi sole.
poi pioggia.
ora nuvole.
cambia, il tempo cambia.
veloce.
imprevedibile.
inaffidabile.
domani rientro.
code.
caldo (perchè già lo so che dopo una settimana di freddo il caldo mi aspetta al momento fare la coda in autostrada).
poi casa.
lago.
colline.
bicicletta.
fontane.
Soprattutto fontane.
giovedì 23 agosto 2007
mare
Raccogliere conchiglie sulla spiaggia quando ancora la gente dorme è una cosa che dà un senso a una vacanza. Al mattino presto il mare è mare, con le onde e le conchiglie. Poi diventa semplicemente spiaggia, e il bello finisce.
A meno che non piova.
Qui piove spesso.
E il mare rimane mare anche di giorno.
Bellissimo
venerdì 17 agosto 2007
maremoto
Non mi piace andare al mare. Però ci vado lo stesso.
Spero di non abbronzarmi.
Spero di non fare tanti bagni.
Spero di non fare vita notturna.
Al mare d'estate non c'è niente da fare, niente da vedere.
Tutti i giorni sono uguali, tutti i posti sono uguali. Acqua sabbia negozi. Sole vento. Mangiare dormire passeggiare. Sabato=domenica=lunedì=martedì=mercoledì=giovedì=venerdì=sabato. Poi da sabato pomeriggio è diverso perchè torno.
Per passare il tempo mi porto delle cose da fare. In realtà me le porto perchè devo farle, e preferirei non dover andare al mare.
Chissà se anche quelli che abitano al mare tutto l'anno d'estate vanno al mare. Magari vanno al mare in un altro posto, ma non ha molto senso. Magari vanno in montagna, ma così non si godono il mare quando fa caldo. Magari restano dove sono e fan finta di essere turisti. O magari vegono qui al lago, che c'è l'acqua lo stesso ma è molto più bello del mare.
Di sicuro le pantegane che abbiamo qui noi al lago se le sognano al mare.
Il blog va in ferie fino a sabato. Buone vacanze a tutti quelli che sono al mare, tranne a quelli che sono al mare in Croazia.
giovedì 16 agosto 2007
idraulici
Lavandino:
goccia. tloc.
goccia. tloc.
goccia. tloc.
Bisogna che qualcuno chiuda o apra del tutto il rubinetto. Quel rumore è fastidioso, e sembra non dover smettere mai.
Come d'attesa.
L' attesa è qualcosa che a un certo punto finisce. Solo quando finisce si scopre se è stata davvero un' attesa, o solo un'illusione. Si attende qualcosa che poi arriva; se non arriva, allora non era "attesa". Però lo si sa solo dopo. Oppure lo si sa prima, ma solo se si è sicuri davvero che quello che si attende a un certo punto arriverà.
Come d'attesa. Come d'attesa è peggio che attesa. E' non sapere come si è, cosa si è, a che punto si è. Come d'attesa è non sapere. Attesa, invece, è sapere.
Io sono come in attesa.
E in effetti no, non è calma piatta.
lunedì 13 agosto 2007
zurückgekommen!
Vacanza bellissima, posti bellissimi, cibo buonissimo, birra issima.
Noi in Italia pensiamo che solo qui si mangi bene, che qui ci siano i posti più belli del mondo, che come si beve qui non si beve da nessun'altra parte, e tutta una serie di altre stupidaggini.
Invece in Germania si mangia benissimo: carne di maiale, di vitello, verdure cucinate in mille modi diversi, pane e dolci squisiti; in Germania si beve benissimo: litri di birra che vanno giù leggeri come l'acqua, birra che sa di birra, cioè di orzo, di pane, di tutti i sapori che deve avere una cosa che arriva dai campi , dalla terra e dalle cantine, e diventa la bevanda più buona e naturale che ci sia. In Germania, almeno nella zona di Monaco, non esiste il nostro "quartino" , perchè là la birra è fatta così bene che se ne può bere tranquillamente un litro o due senza che dia alla testa. La birra "a caduta" dei Biergarten di Monaco è una delle più buone che abbia mai assaggiato (seppur si può parlare di "assaggi"per delle quantità simili), anche se non è proprio il mio genere di birra. Se vai a Monaco e dici "birra", stai dicendo "un litro" di birra. Se ne ne ingolli un paio, a parte qualche bollicina di troppo nello stomaco, non hai quei problemi tipo cerchio alla testa o annebbiamento che avresti se facessi la stessa cosa con della normale birra qui in Italia. Non so spiegarmi il motivo, però è davvero così.
E poi, soprattutto, in Germania ci sono dei posti bellissimi, almeno stando a quelli che ho potuto vedere in questi giorni: non parlo solo delle città più conosciute come Monaco, Norimberga, Friburgo, ma dei tanti luoghi che sembrano usciti da quei libri di fiabe per bambini dove i disegni rispecchiano le parole dei racconti, non la realtà. Ma quelle che ho per le mani adesso sono fotografie di posti reali, che raccontano paesi, cittadelle, torri, castelli, boschi, laghi
E alla fine, ultima tappa del viaggio, Friburgo (sotto), la "mia" città. Ci sono legato come se fosse casa mia, il che può sembrare assurdo, visto che finora ci avevo passato solo tre settimane. Ma erano tre anni che mi ero ripromesso di tornarci, perchè ho tanti ricordi legati a quelle due torri che racchiudono alle due estremità la città vecchia, ai tram che sferrag
La degna conclusione per incorniciare una vacanza particamente perfetta, se si esclude la pioggia che ci ha preseguitati.
Adesso credo sia ora di tornare alle mie faccende. MI sembra di avere già raccontato troppo, se si conta che il tutto è durato sei giorni. Ma sono stati così intensi che a ripensarci adesso mi sembrano settimane. Il difficile è riabituarsi ai tanti piccoli spazi vuoti che riempiono le giornate di una vita normale, anche quando è una vita piuttosto frenetica. E' gradito il sostegno morale da parte di chi legge. Ma io so già che c'è qualcuno in grado di rendermi più dolce questo "trauma". In fondo non è così impossibile sentirsi "come se si fosse in vacanza" anche qui, no?
lunedì 6 agosto 2007
saluti
Tanti cari saluti da questa bellissima citta'. Qui tutto bene. Un saluto alla zia e un bacio alla nonna. statemi bene. ci vediamo al ritorno.
alberto
foto di monaco con piazza chiesa fontana cielo azzurro e scritto "monaco" colorata di rosso
domenica 5 agosto 2007
pronti PARTENZA via!
Di nuovo.
Negli ultimi mesi mi è successo spesso.
Londra.
Roma.
Ora Germania. Monaco Norimberga Heidelberg Friburgo.
Ma sono tutte false partenze. Partenze in cui il viaggio di andata fa già parte del viaggio di ritorno.
Forse fra qualche mese riuscirò a fare una partenza vera. Di quelle che si parte e si sta via, e al ritorno non si pensa. Il ritorno sarà un altro nuovo viaggio.
Per intanto mi accontento di questi viaggi.
Ho avuto partenze migliori, più tranquille, più entusiasmanti. Questo è un viaggio cacciato dentro a forza in un periodo in cui forse avrei fatto meglio a non partire. Ma tant'è.
Non scriverò per qualche giorno, anche il blog se ne va in vacanza.
Tanto ad agosto sembra che tutto il mondo debba fermarsi.
E allora mi fermo anch'io.
Parto, ma mi fermo. Fra un po' spero di partire per andare, di partire davvero.
Intanto stacco un attimo la spina. Mi spengo, ma solo per pochi giorni.
Non mi mancherete. Solo una persona mi mancherà davvero. Anche se ci sarà.
buonanotte a voi, buon viaggio a me.
venerdì 3 agosto 2007
diario di bordo- annotazioni fondamentali
Se il modo fosse un angolo di cielo, rimangerei la mela del peccato: una delle frasi più cervellotiche che abbia mai sentito, seconda solo a :"se ciò che appare come la stessa espressione è impiegato correttamente ora sulla base di un certo dominio di sostegno evidenziale ora sulla base di un altro (o nessuno, la conclusione ovvia sembrerebbe essere che l'espressione è ambigua".
Se, allora.
Se son rose, fioriranno: questa è semplice. Ma tutti i fiori, prima o poi, fioriranno, se no non sono fiori.
Se, allora. Non sempre però.
Allora, senza se e senza ma. Solo "allora".
Solo allora sapremo...
Allora allora allora allora etc...cento allora!!!
Cento all'ora in centro all'ora di punta, allora multa per eccesso di velocità.
Multa?
Molta multa...Multorum!Multo oro.
Multorum, multo incenso, multa mirra: cosa diavolo è la mirra? Certo non un bel regalo, per un neonato.
Mirra= Epifania: la festa più inutile che ci sia. Arriva la befana sulla scopa a cento all'ora in pieno centro: proprio non si può! Cento all'ora allora multa; aspetti, lei non sa chi sono io, sono la Befana! Sì e io sono Babbo NAtale. Multorum anche a lei. Multo oro. Il mattino ha l'oro in bocca, la notte ha il mattino nel culo.
La notte mi piace più del giorno, il giorno mi rompe le palle.
Palle: se fosse il 7 gennaio dovrei disfare l'albero di Natale (Natale, il mio vicino di casa) e metter via le palle. Per fortuna siamo ad agosto, le palle le tengo qui e le faccio girare.
Palle: palla asino, palla avvelenata, pallavolo, pallamano, pallanuoto, palla al piede, palla al balzo, palla piano altlimenti ci scoplono...Lei è cinese? No, ho un difetto di plonuncia: dico la L al posto della L.
No, lei è cinese: ha gli occhi a mandorla! No, ho un difetto alla vista
No, lei è cinese: ha la pelle gialla! No, ho l'epatite.
Le conveniva essere cinese...
I cinesi sono piccoli: con due cinesi ci fai un vatusso. Qquando hai fatto un vatusso poi non sai cosa fartene e allora lo devi riportare alle falde del Kilimangiaro.A me non verrebbe mai in mente di chiamare una montagna "Kilimangiaro" (neanche "Gennargentu", se è per questo).
Buona giornata. Questo post è per tutti quelli che non sanno da che verso prendere questo venerdì. Se fossi in voi comunque inizierei dal mattino, perchè iniziare le giornate dalla sera potrebbe far girare il mondo al contrario.
giovedì 2 agosto 2007
prima ora - lezione di storia
Dal canto loro, i Cicisbei, per difendersi dagli attacchi degli uni e degli altri, strinsero un’alleanza con gli Unni e con gli Altri.
Ne seguì una situazione estremamente, ma estremamente complicata: i Beoti e i Mongoli, gli uni contro gli altri ed entrambi contro i Cicisbei, con gli Unni e con gli Altri.
Dopo essersi a lungo consultati, i due capi dei Beoti e dei Mongoli decisero di stringere un’alleanza per semplificare le cose e potere condurre una guerra unica contro la triade Cicisbei-Unni- Altri, vinta la quale si sarebbero poi giocati la Cicisbea in una guerra di spareggio.
Lo scontro decisivo fra le due coalizioni avvenne nella celebre battaglia di Garbagnate Milanese (115 a.C.), importante centro commerciale della Brianza noto per aver dato il nome alla città che di lì a poco avrebbe preso il nome di "Milano" : beoti, mongoli, cicisbei, unni, altri, e chi più ne ha più ne metta si affrontarono valorosamente a colpi di cucchiaiate sulla testa, finchè dallo scontro emersero vincitori gli Unni e i Beoti, i quali, gli uni e gli altri, impiegarono molti anni a capire come avessero potuto vincere entrambi una guerra in cui erano inizialmente gli uni contro gli altri. Gli Altri, credendosi alleati degli Unni, rimasero sorpresi da una guerra che aveva finito col metterli gli uni contro gli altri, e pensarono che forse, durante lo svolgimento, qualcuno potesse avere fatto un po’ di confusione fra gli Unni, gli Altri, gli uni e gli altri.
Il risultato fu che gli uni (gli Altri), tornarono a casa con le pive nel sacco e rimasero per i successivi due secoli in silenzio stampa, mentre gli altri (gli Unni) si sostituirono ai Mongoli nella guerra di spareggio contro gli ex-nemici nuovi alleati prossimi neo-nemici Beoti per il controllo della Cicisbea.
Come andò a finire lo spareggio?
Beh, questa è storia recente: i Beoti sconfissero gli Unni e, invadendo la Cicisbea, diedero il là alla loro progressiva espansione dapprima nei territori limitrofi (Eubea, Mesopotamia, Castelseprio, Viggiù, Normandia) poi poco a poco in tutto il mondo, in cui ancora oggi i beoti e i loro discendenti regnano incontrastati.
Sconfiggere i beoti è la sfida che ci attende al varco del nuovo millennio, e già sembra profilarsi all’orizzonte il popolo che sarà in grado di spezzare questa plurimillenaria egemonia. Ma forse anticipiamo troppo, cari amici.
Volete sapere chi saranno i prossimi sfidanti dei beoti per il controllo del mondo? Allora non perdete la prossima puntata di “La storia raccontata da uno che non la sa”. A presto.