Son tornato, se qualcuno se lo stava chiedendo. Ma non ora, sono tornato tre giorni fa. Cioè, è un po' come non essere neanche andato via. Giusto il tempo di qualche passeggiata sui monti, anzi sotto.
Ad ogni modo, il lavoro incombe anche ad agosto, soprattutto se hai un lavoro non ben definito, di quelli che non iniziano mai per davvero e non finiscono mai per davvero, senza orari, ferie, straordinari, quasi persino senza soldi. E le scadenze incombono, ogni giorni ne salta fuori una, per il lavoro o per i miei progetti, e anche per la scadenza dello yogurt nel frigo. Lo yogurt tende a scadere ogni volta che sei a casa da solo, perché svuoti giorno dopo giorno il frigorifero senza seguire le date di scadenza e chiederti cosa andrebbe mangiato per primo. Non mi importa, molta roba è buona anche da scaduta, a parte i progetti di ricerca e gli yogurt.
Non credo che yogurt si scriva così peraltro. Ci vorrà come minimo un'acca, ma non saprei dire dove. Mi informerò, non appena ne avrò voglia.
Ora no che devo dormire, e la notte corre più veloce del mio sonno, tanto che non mi è molto chiaro il senso di quest'ultima frase. Quel che è certo è che anche la notte scade, e tra poco non sarà più buona per nulla. E allora è meglio se vado, prima che diventi acida, come certe notti che so io.
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