giovedì 9 luglio 2009

conscio

E' incredibile quante cose si possano dire, a mischiare bene le parole. Già solo con una parola uno può dire tre o quattro cose. Per esempio "bisturi". Uno dice "bisturi" e può voler dire "passami il bisturi", oppure "questo è un bisturi", oppure "mi chiamo Bisturi di cognome". Impressionante. Se si pensa che di solito si usa anche più di una parola per volta, può risultare difficile capire fra le miriadi di possibilità cosa uno stia intendendo dire.
Quando la sera mi vengono in mente pensieri così, è perchè ci deve essere qualcosa cui vorrei pensare ma a cui il mio subconscio mi impedisce di pensare, e così si inventa ragionamenti idioti credendo di riuscire a distrarmi. E io mi distraggo in effetti, è vero, ma è solo perchè non mi va di discutere e gliela do vinta, non perchè non mi renda conto che lui mi sta distraendo. Lui nel senso del subconscio. CHe peraltro non esiste, ma io per non farlo rimanere male gli faccio credere che io creda che lui esiste. Non avete idea di quanto sia suscettibile un subconscio. Così, anche se non esiste, uno non dovrebbe mai dirglielo in faccia. Perchè anche se non lo dà a vedere, inconsciamente il subconscio ci rimane male.
Ho idea che anche stanotte non mi lascerà in pace, non voglio immaginare i sogni che ha preparato per me oggi. Vado subito a viverli.

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