sabato 6 ottobre 2007

prima settimana

mi sono preso la mattinata per visitare Cambridge. Non ne avevo ancora avuto il tempo da quando sono arrivato. La citta' e' davvero carina, anche se molto caotica a trafficata per essere cosi' piccola. I posti piu' belli sono ovviamente i colleges, soprattutto quelli nella zona del fiume. Ho comparato una bicicletta per spostarmi piu' liberamente e anche piu' velocemente, considerando che il bus ci mette mezz'ora dal centro della citta' al sobborgo dove alloggio. Venire in citta' in bicicletta e' bellissimo, c'e' una strada che passa attraverso i campi costeggiando la ferrovia, e in venti minuti mi porta dal villaggio alla citta' (se si pedala di buon ritmo). Anche il piccolo villaggio e' molto carino e pittoresco, con le casettine in mattoni e i negozietti non proprio "moderni". Ho gia' trovato il "mio" pub, si chiama "The Plouge", e' una piccola locanda vicino al mio alloggio con un barista cordiale che mi chiede sempre come e' andata la giornata e della buona birra inglese che in Italia non avevo mai provato. Ho preso la buona abitudine di fermarmi li' ogni giorno per una pinta quando torno dall'universita', prima di arrivare a casa. Mi serve per recuperare le energie spese nella pedalata.
Anche la famiglia e' molto cordiale e disponibile: ci sono una mamma, Sandra, un papa', Malcolm, e una figlia di piu' di 30 anni che non ho ancora capito come si chiama (qualcosa come Tamelin, ma con qualche lettera in piu' non so bene dove). Sono proprio la tipica famiglia inglese, che abita nella tipica casetta inglese a due piani con i mattoncini a vista e un tipico giardino inglese sul retro. E non so se sia o meno tipicamente inlgese, pero' cenano prestissimo, alle 18,30, e vanno a dormire prestissimo, mai dopo le 21,30. Durante la settimana mi preparano una colazione "normale" (anche se molto piu' speciale di quella che normalmene faccio in Italia), con te', toast, burro, marmellata e cereali. Ma nel week end, wow... stamattina colazione con salsicce, prosciutto cotto al forno, uova, funghi...e ovviamente una tazza di te'. E come ogni tipica famiglia inglese (suppongo), hanno una spiccata avversione per tutto cio' che arriva dagli States, cibo o programmi televisivi che siano. I Simpson, Ugly Betty, Grace's Anathomy, tutto per loro e' semplicemente "American rubbish". In compenso seguono una specie di soap opera noisissima che qui va per la maggiore da 4o anni, e si chiama "Coronation Street". Il father e' tifosissimo del Manchester United e di Rooney (abbiamo guardato insieme la partita contro la Roma l'altra sera e tifato insieme per lo United), ma soprattutto e' un appassionato di rugby. Oggi per esempio era in fibrillazione perch' questo pomeriggio l'Inghilterra ha una partita importante contro l'Australia, anche se lui non sembra molto fiducioso nella vittoria (stamattina era visibilmente preoccupato per questo).
Adesso devo scappare perche' mi aspetta un giretto nella Market Square, giusto per prendere famigliarita' con la citta'. QUesto pomeriggio, se riusciro' a resistere alla tentazione della partita di rugby (non credo sara' difficile) credo che continuero' un po' a studiare: lunedi' ho un appuntamento importante con un professore del King's College, e questo e' il vero motivo per cui sono venuto fin qui. Quindi e' davvero il caso che ci arrivi preparato.
Ciao a tutti, non so quando riusciro' a scrivere di nuovo, ma spero molto presto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

CIAO GIUBI!!Con questo post hai fatto arrivare profumo d'Inghilterra fino a qui!

p.s. come è andato l'incontro con il prof? facci sapere!!

Ciao
g.